LE DONNE IN ITALIA DAL FASCISMO AL SECONDO DOPOGUERRA

DONNE E DIRITTI NELLA STORIA AGENDA 2030 AGENDA 2030 OBIETTIVO OBIETTIVO 5 PARIT DI GENERE 10 RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE Le donne in Italia dal fascismo al secondo dopoguerra PER INIZIARE > Quale pensi fosse il ruolo delle donne nell Italia del Novecento? > Ritieni che le donne abbiano partecipato alla Resistenza? > Secondo te, hanno avuto un ruolo nella stesura della Costituzione? «Il voto alle donne [ ] è un passo importante nella vita italiana. Ed è bene che proprio ora, mentre stiamo faticosamente uscendo da un tragico periodo e impostiamo su nuove basi la nostra vita, si ponga alle donne questa responsabilità [ ]. un dovere oggi per ogni donna, partecipare in pieno a tutti i rami dell attività sociale e politica: non certo per fare il doppione dell uomo, ma per dire, finalmente, ora che è possibile, ciò che le sta a cuore e che deriva da una ormai compiuta maturità raggiunta attraverso sofferenze e prove e la volontaria partecipazione alla lotta. [ ] Così le donne che hanno saputo tenere accanto agli uomini il loro posto di combattimento, dimostreranno di sapere, accanto agli uomini, lavorare e costruire una nuova Italia . T. Mattei, Il voto alle donne, in La Nazione del Popolo , 11 febbraio 1945 LA STORIA: TERESA MATTEI, NOME DI BATTAGLIA CHICCHI Il «tragico periodo di cui parla Teresa Mattei, l autrice di questo articolo, era quello della Seconda guerra mondiale. Dalle sue parole è possibile cogliere la grande emozione, la responsabilità che sentiva e l entusiasmo per quel diritto finalmente conquistato dalle donne: essere a tutti gli effetti cittadine e protagoniste nella costruzione di quell Italia repubblicana che stava muovendo allora i suoi primi passi. Dopo aver fatto la Resistenza questa giovane donna, di soli 25 anni, sarebbe stata chiamata a far parte dell assemblea incaricata di scrivere la Costituzione. Teresa era nata nel 1921 a Genova in una famiglia borghese di intellettuali, cattolici e antifascisti. Dopo 50 Teresa Mattei a 25 anni. aver trascorso l infanzia a Milano, nel 1933 si trasferì con la famiglia vicino a Firenze. La casa era frequentata da personalità di spicco dell antifascismo come Piero Calamandrei, Ferruccio Parri, Primo Mazzolari. Queste frequentazioni e l impegno politico della sua famiglia la portarono presto a un coinvolgimento diretto nell attività cospirativa, scrivendo e distribuendo con il padre e i fratelli volantini antifascisti. Nel 1938, a diciassette anni, venne espulsa da tutte le scuole pubbliche del regno per avere interrotto, in classe, un professore che esaltava le leggi razziali. Riuscì comunque a diplomarsi come privatista e si iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia a Firenze, dove si laureò. Nel 1942 aderì con il fratello Gianfranco al Partito comunista e dopo l 8 settembre 1943 iniziò con lui a prendere parte più attiva alla Resistenza come staffetta partigiana. Con il nome di battaglia «Chicchi Teresa fu una delle tante donne, le staffette appunto, che aiutarono le bande partigiane a operare mantenendo i contatti con gli antifascisti di diverse località, raccogliendo viveri, indumenti, portando armi e munizioni, consegnando materiali di propaganda, comunicando ordini, organizzando proteste e scioperi, talvolta partecipando ad azioni armate.

Percorsi di educazione civica
Percorsi di educazione civica
Storia Triennio