Percorsi di educazione civica

Le donne in Italia tra fine Ottocento e inizi Novecento Il fascicolo dedicato alla discussione tra Kuliscioff e Turati sul voto femminile. Donne italiane impegnate in una fabbrica di armi, 1917. tali istanze, ma era convinta che il suo impegno femminista dovesse svolgersi all interno del partito: per questo non aderì mai a nessuna organizzazione. Solo nel 1912, durante il dibattito sulla nuova legge elettorale, Turati presentò la richiesta di estensione del diritto di voto anche alle donne; l emendamento, pur raccogliendo pareri favorevoli, venne respinto. La riforma estese così il diritto di voto ai soli maschi alfabetizzati che avessero compiuto i 21 anni e agli analfabeti che ne avessero compiuti 30 o avessero prestato il servizio militare. ALLA VIGILIA DEL VOTO ALLE DONNE Con la Prima guerra mondiale il dibattito sul suffragio femminile subì una battuta d arresto anche in Italia. Tuttavia, l impegno delle donne durante la guerra costituì un acceleratore per il riconoscimento dei loro diritti, anche se questo non avvenne nell immediato. Una tappa importante si ebbe nel 1919 con l approvazione della legge «Disposizioni sulla capacità giuridica della donna che, tra le altre cose, aboliva l istituto dell autorizzazione maritale. La legge riconosceva alle donne il diritto di proprietà, di amministrare il proprio patrimonio e di esercitare quasi tutte le professioni e tutti gli incarichi pubblici; tra le professioni interdette restavano quelle in magistratura e nell esercito. Con l avvento del fascismo le cose cambiarono, ma solo in apparenza. Nel 1923 Mussolini intervenne all incontro che si tenne a Roma dell «Alleanza internazio- nale pro suffragio , promettendo alle donne il voto sia amministrativo sia politico. Tale progetto si concretizzò in parte nel 1925 con la legge che consentì il voto alle donne, ma solo alle elezioni amministrative. Il provvedimento, definito legge beffa , in realtà non venne mai applicato perché il regime abolì il carattere rappresentativo degli organi locali. Per il riconoscimento dei diritti politici alle donne si sarebbe dovuto attendere ancora una ventina di anni, ma le premesse ormai erano state poste. Intanto, nel dicembre del 1925, morì a Milano Anna Kuliscioff. LAVORARE SUL TEMA Osserva la tabella intitolata I diritti delle donne , presente sul sito del Parlamento europeo, dove è possibile leggere, per ciascun paese, l anno in cui le donne hanno ottenuto il diritto di voto. Confrontala con i dati riportati nelle tre tabelle successive ( Presenza femminile nella legislazione nazionale , Donne iscritte all università e Tassi di disoccupazione ). Credi che questi aspetti possano essere correlati l uno all altro? Perché? Commenta in classe con le tue compagne e i tuoi compagni. Approfondisci gtvp.it/21storiaEC-07 49

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Storia Triennio