LE DONNE NELL’INGHILTERRA DI FINE OTTOCENTO

DONNE E DIRITTI NELLA STORIA AGENDA 2030 AGENDA 2030 OBIETTIVO OBIETTIVO 4 ISTRUZIONE DI QUALIT 5 PARIT DI GENERE Le donne nell Inghilterra di fine Ottocento PER INIZIARE > Sai quale è stato il primo paese europeo a riconoscere il diritto di voto alle donne? > Quale pensi fosse il ruolo delle donne nella società inglese di fine Ottocento? «Tutta la vita ho cercato di capire come mai gli uomini che considerano la cittadinanza il loro bene più caro sembrino giudicarla ridicola quando la si deve applicare alle donne [ ]. Mi è venuta in mente questa risposta: che per gli uomini le donne non sono esseri umani come loro. Alcuni uomini pensano che siamo sovrumane, ci mettono su un piedistallo, ci venerano, pensano che siamo troppo fini e delicate per scendere nella confusione della vita. Altri ci considerano subumane [ ] pensano che siamo una strana specie che purtroppo deve esistere per la perpetuazione della razza. Pensano che siamo adatte per la fatica, ma che in qualche strano modo le nostre menti non sono come le loro, il nostro amore per le grandi cose non è come il loro . E. Pankhurst, Why We are Militant, The Woman s Press, Londra 1913 LA STORIA: EMMELINE, UNA VITA DA SUFFRAGETTA L autrice di queste parole si chiamava Emmeline Pankhurst, una donna che nella seconda metà dell Ottocento prese parte attiva al movimento per il suffragio femminile. In quegli anni, infatti, nel Regno Unito ma anche altrove, in Europa e nel mondo il voto non era ancora diritto di tutti, ma solo prerogativa dell elettorato maschile (e con forti limiti di censo). Emmeline si interrogava sulle ragioni di questa esclusione e cercò per tutta la vita, insieme a molte altre donne, di adoperarsi per la conquista di questo diritto. 42 Emmeline Goulden, così si chiamava prima di sposarsi, era nata a Manchester nel 1858, in una famiglia numerosa; i genitori, entrambi impegnati per l abolizione della schiavitù negli Usa, erano attivi nei movimenti suffragisti inglesi e avviarono precocemente la figlia all impegno politico. A soli quattordici anni partecipò alla sua prima assemblea sui diritti delle donne, dove ascoltò Lydia Becker, direttrice della rivista Women s Suffrage Journal: da quell incontro uscì racconta nella sua autobiografia «come consapevole e conclamata suffragista . Emmeline studiò a Parigi, in un istituto che offriva alle ragazze un istruzione accurata e che prevedeva nei suoi corsi, oltre al ricamo, lo studio della chimica, di altre scienze e della contabilità. Nel 1879 sposò Richard Pankhurst, un avvocato che si batteva per i diritti delle donne; ebbero cinque figli ma questo non le impedì di portare avanti il suo impegno politico attraverso un attiva partecipazione ai movimenti suffragisti. Anche dopo la morte del marito, nonostante fosse rimasta sola nella gestione dei figli, assunse un ruolo di leader all interno di questi movimenti. La conquista dei diritti politici per le donne fu l esito di una lunga e intensa battaglia; battaglia nella quale Emmeline, insieme a molte altre donne, ebbe un ruolo di primo piano e che cercheremo di ripercorrere insieme. LE PRIME TAPPE VERSO IL SUFFRAGIO FEMMINILE IN GRAN BRETAGNA In Inghilterra, con la prima grande riforma del sistema elettorale (Reform Act) del 1832 era stata decretata l esclusione delle donne dal diritto di voto; fu infatti esplicitamente precisato che il termine generico men usato nel testo della legge era riferito solo alle persone di sesso maschile (male person). Nel 1867, in occasione di un secondo Reform Act, John Stuart Mill, celebre filosofo ed economista libe- Emmeline Pankhurst nel 1907.

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