Percorsi di educazione civica

Le donne nella Rivoluzione francese costituì un gruppo denominato Amiche della Verità , signore benestanti che si impegnavano nella rivendicazione e tutela degli interessi delle donne: si fecero portatrici di istanze come la necessità di un istruzione femminile, di ospedali e asili per l infanzia; offrivano aiuto alle donne maltrattate dai mariti e a quelle che si trovavano a vivere in condizioni di indigenza; richiesero una nuova legge sull infedeltà coniugale (che penalizzava le donne) e la riforma del diritto ereditario (che favoriva i figli maschi a discapito delle vedove e delle figlie femmine). Su quest ultimo versante nel 1791 ottennero l equiparazione delle donne nel diritto ereditario e una legge sul divorzio, unica per quei tempi in Europa, che rendeva possibile il divorzio consensuale. Il ruolo attivo delle Amiche della verità fu comune a quello di molte altre società politiche femminili anche di schieramenti diversi, le cui appartenenti si definivano cittadine . L impegno in queste società e club significava impegno per la patria, per la nazione rivoluzionaria. Alcune società politiche femminili auspicavano, come già de Gouges, il suffragio universale, altre chiedevano che fossero istituite delle milizie armate femminili che affiancassero gli uomini anche nella protezione della patria. Le une e le altre raccoglievano spesso le critiche dei tanti convinti che le vere cittadine erano quelle donne che rimanevano a casa e facevano fare la Rivoluzione agli uomini. In ogni caso, il 30 ottobre del 1793 la Convenzione proibì tutte le organizzazioni femminili. LE CONTRORIVOLUZIONARIE Le donne furono protagoniste però anche su un altro fronte: quello controrivoluzionario. Erano coloro che facevano della religione cristiana un elemento identitario e che reagirono con forza contro gli sconvolgimenti culturali indotti dalla Rivoluzione. Si trattava soprattutto di donne che vivevano in piccoli centri di provincia o di campagna. I moti più violenti avvennero nelle zone di Lione, in Vandea e in Bretagna, ma quelli più determinanti per la sorte della Rivoluzione si svolsero nel Nord della Francia. Ne furono protagonisti uomini e donne che avevano appoggiato la Rivoluzione prima che essa mettesse in forse la loro libertà religiosa LAVORARE SUL TEMA Rifletti con le tue compagne e i tuoi compagni sul significato di .. rappresentanza partecipazione politica Un club femminile rivoluzionario in una stampa ottocentesca. con la sostituzione del culto cattolico con il culto per la Libertà e l abolizione delle congregazioni religiose e dei voti monastici. Costoro consideravano ingiusta la Costituzione civile del clero del luglio del 1790, che trasformava i preti in funzionari statali obbligati a prestare giuramento civile, costringendo chi si rifiutava alla fuga o alla clandestinità. A cercare di opporsi a questo stato di cose furono uomini e donne di tutte le estrazioni sociali, ma spesso furono le donne a guidare le iniziative. Erano soprattutto le donne che aiutavano i preti dissidenti a nascondersi, che occupavano gli edifici sacri dopo averli riaperti con la forza, che impedivano la distruzione delle croci, degli arredi liturgici e che celebravano clandestinamente i riti. Il loro motto era «Quando c era ancora Dio, c era anche il pane . Le donne di Vaux rivendicarono con orgoglio la propria volontà di praticare la religione cattolica, dal momento che la Rivoluzione aveva dato a tutti la libertà di opinione. Gli avversari rivoluzionari le insultavano dando loro delle fanatiche e delle beghine, ma in realtà non riuscivano più a contenere queste proteste. All interno del cattolicesimo si stava avviando quel processo di femminilizzazione che caratterizzerà tutto l Ottocento. . voto poi scrivi tre parole che si ricolleghino a ciascuno di questi concetti. Confrontati in classe sulle ragioni delle tue scelte. 41

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Storia Triennio