LE DONNE NELLA RIVOLUZIONE FRANCESE

DONNE E DIRITTI NELLA STORIA AGENDA 2030 AGENDA 2030 OBIETTIVO OBIETTIVO 5 PARIT DI GENERE 10 RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE Le donne nella Rivoluzione francese PER INIZIARE > Pensi che la Dichiarazione dei diritti dell uomo e del cittadino del 1789 riguardasse tutte le persone? > Pensi che le donne abbiano partecipato alla Rivoluzione francese? > Se sì, quale ruolo pensi abbiano avuto? «Svegliati donna! La campana della ragione risuona a martello nell intero universo; riconosci i tuoi diritti. Il possente dominio della natura non è più circondato da pregiudizi, fanatismi, superstizioni e menzogne. Il sole della verità ha dissipato tutte le nubi della stupidità e del sopruso. L uomo schiavo ha moltiplicato le forze e ha avuto bisogno di ricorrere anche alle tue per spezzare le proprie catene. Divenuto libero si è mostrato ingiusto verso la sua compagna. O donne, donne! Quando cesserete di essere cieche? Quali vantaggi avete raccolto dalla rivoluzione? [ ] Uomo, sei capace di essere giusto? una donna a chiedertelo; non potrai toglierle anche questo diritto. Dimmi: chi ti ha dato la potestà sovrana di opprimere il mio sesso? Chi ti ha dato la tua forza, i tuoi talenti? O. de Gouges, Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, Il melangolo, Genova 2007 LA STORIA: OLYMPE E LA SUA DICHIARAZIONE Nel settembre del 1791, in piena Rivoluzione francese, venne pubblicato un testo che suona come un accorato appello rivolto a tutte le donne, intitolato Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. Il documento iniziò a circolare circa due anni dopo la pubblicazione della più celebre Dichiarazione dei diritti dell uomo e del cittadino. A scriverlo fu una donna che si faceva chiamare Olympe de Gouges, ma il cui vero nome era Marie Gouze. Marie era nata nel 1748 a Montauban, in Provenza, da una famiglia di umili origini. A sedici anni fu costretta a sposare un uomo che non amava. Rimasta presto 38 vedova, con un figlio a carico, decise di trasferirsi a Parigi, creandosi una nuova identità: cambiò infatti il proprio nome, prendendo quello di battesimo della madre e modificando il cognome. Si immerse nella vita parigina: frequentava salotti aristocratici e più tardi le riunioni di alcuni club rivoluzionari. Sebbene la sua istruzione fosse scarsa, scrisse molte opere. I suoi interessi e la sua produzione si rivolsero in un primo momento al teatro trattando tematiche politiche, per istruire il popolo e incitarlo all azione; redasse poi molti manifesti, che affiggeva sui muri di Parigi, e opuscoli per la cui pubblicazione spesso si autofinanziava. Già nelle sue prime opere appare una delle sue preoccupazioni principali: la condizione femminile. La pubblicazione della Déclaration des droits de l homme et du citoyen del 1789 aveva alimentato in molti il sogno dell avvento di una società più giusta e più equa, nella quale tutti gli individui fossero uguali e potessero godere degli stessi diritti. Anche Olympe all inizio lo aveva sperato e aveva confidato nel fatto che questo sogno potesse riguardare anche le donne. Ben presto però aveva capito che quel documento era scritto da uomini per uomini e ne ebbe conferma quando venne approvata la Costituzione del 1791, che riconobbe il diritto alla partecipazione politica e al voto ai soli cittadini attivi che pagavano le tasse. De Gouges comprese allora che non era possibile intendere il termine homme come individuo , ma esclusivamente come uomo . Anche quando il criterio del censo venne abolito nel 1792, si continuò comunque a pensare agli uomini e non alle donne come destinatari del documento. Il carattere universalistico della Dichiarazione del 1789 risultava pertanto illusorio. La Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina della de Gouges contiene una dedica alla regina (alla quale si rivolge in quanto Un ritratto di Olympe de Gouges eseguito intorno al 1788 dal pittore polacco Aleksander Kucharski.

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