Percorsi di educazione civica

Anzi, consentire ai propri sudditi di armarsi aumentava per il sovrano il rischio di ribellioni o rivoluzioni. Proprio gli eventi rivoluzionari dell Inghilterra seicentesca, che portarono alla Gloriosa Rivoluzione (168889), mostrarono però che le armi in mano ai sudditi costituivano allo stesso tempo la garanzia per il popolo di poter resistere all instaurazione di un regime dispotico. Infatti, la carta fondativa del nuovo regime parlamentare inglese nato dalla Gloriosa Rivoluzione , il Bill of Rights (1689), per evitare il ripetersi di tentativi assolutistici da parte di sovrani cattolici disponeva non a caso «che i sudditi Protestanti [potessero] tenere armi per la loro difesa adeguate alla loro condizione e permesse dalla legge . I più importanti eventi rivoluzionari del Settecento hanno seguito la tradizione della Gloriosa Rivoluzione nel fare del possesso delle armi da parte dei singoli il presupposto e fondamento della democrazia: i cittadini disarmati sono cittadini vulnerabili di fronte alla tirannide. La formazione di eserciti di cittadini armati in difesa della propria libertà come la milizia continentale nelle tredici colonie nordamericane (1775) o la guardia nazionale francese (1789) sono solo le conferme più eclatanti del legame settecentesco fra libertà e diritto di portare le armi, di cui è espressione anche il sopracitato secondo emendamento della costituzione degli Stati Uniti d America. Le comunità alpine della Svizzera hanno difeso tenacemente le loro libertà fin dal Medioevo. Ancora nel 1698, in Un discorso sul governo in merito alle milizie, lo scozzese Andrew Fletcher (1655-1716) notava che «gli Svizzeri oggigiorno sono il popolo d Europa più libero, più felice e più in grado di difendersi da solo, poiché hanno la migliore milizia [ ] ed io non comprendo perché mai sia necessario vietare le armi a chiunque non sia uno schiavo, poiché esse sono i soli veri emblemi della libertà . DIRITTO ALLA DIFESA DALLO STATO O ALLA DIFESA PERSONALE? Oggi è ancora possibile sostenere che il diritto di portare le armi deve sussistere affinché sia assicurata la protezione dei cittadini dalla tirannide? In uno Stato democratico ben ordinato esistono garanzie e forme di bilanciamento fra i poteri sufficienti a rendere superflua, per il singolo cittadino, la possibilità di dover imbracciare le armi per difendersi da un governo tirannico. Ciò si basa sull assunto che il governo, rappresentando la volontà del popolo, non possa agire contro di esso; i Dal 2008 la legge prevede l utilizzo di militari per pattugliare le città più importanti e nella vigilanza di obiettivi sensibili come siti artistici (come gli Uffizi a Firenze), ambasciate, tribunali. sistemi politici democratici prevedono quindi procedure con le quali provvedere democraticamente e in modo non violento a un cambio di governo: da periodiche elezioni al voto di sfiducia in parlamento. Casomai resta aperto il problema della sicurezza individuale, non tanto nei confronti dello Stato quanto contro malfattori e criminali. Il diritto alla sicurezza personale è uno fra i diritti umani fondamentali, come stabilito dall articolo 3 della Dichiarazione universale dei diritti umani dell Onu (> p. 94). In un organismo statale moderno, tuttavia, la sicurezza del cittadino non è affidata al singolo, ma alle forze dell ordine. Non serve che il cittadino si doti di armi personali; anzi, proprio la sicurezza personale del singolo potrebbe essere messa maggiormente a rischio da una diffusa presenza di armi fra i cittadini. In altre parole, la presenza di molte armi in una società aumenta il rischio che tali armi vengano utilizzate, non importa per quale scopo. Nella maggior parte degli Stati del mondo, quindi, l acquisto e il trasporto di armi è considerato una sorta di privilegio, consentito solo in certi casi e soggetto a pesanti restrizioni. Tuttavia vi è un piccolissimo numero di Stati democratici del mondo fra cui, come si è visto, gli Stati Uniti in cui il possesso e il trasporto di armi è tutelato dalla costituzione ed è pertanto considerato un diritto; in questi paesi il regime che regola la vendita e il possesso di armi da fuoco è tendenzialmente meno restrittivo. In Italia la tutela della sicurezza dei cittadini è principalmente affidata a due corpi alle dipendenze dello Stato, la Polizia di Stato e l Arma dei Carabinieri, rispettivamente a carattere civile e militare; gli altri corpi facenti parte delle forze dell ordine nazionali sono la Guardia di Finanza e la Polizia Penitenziaria. A livello locale, con funzioni più limitate, la sicurezza e l ordine sono garantite dalla Polizia Provinciale e dalla Polizia Municipale. Approfondisci gtvp.it/21storiaEC-03 15

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