IL DIRITTO ALLA DIFESA

DALLA STORIA A OGGI AGENDA 2030 OBIETTIVO 16 PACE, GIUSTIZIA E ISTITUZIONI SOLIDE Il diritto alla difesa PER INIZIARE > Sai che cosa si intende con l espressione legittima difesa ? Sapresti fare un esempio di un caso in cui potrebbe essere invocata? > Perché secondo te un privato cittadino dovrebbe voler possedere un arma? > In Italia, l acquisto di un arma è consentito a un privato cittadino? A quali condizioni? ARMATI E SICURI «Le leggi che proibiscono di portar le armi [ ] non disarmano che i non inclinati né determinati ai delitti [ ]. Queste peggiorano la condizione degli assaliti, migliorando quella degli assalitori, non iscemano gli omicidii, ma gli accrescono, perché è maggiore la confidenza nell assalire i disarmati che gli armati . Questo scriveva Cesare Beccaria (1738-94), rappresentante del pensiero illuminista, in un capitolo della sua opera Dei delitti e delle pene (1764). Trovare quest affermazione in un testo del promotore dell abolizione della pena di morte può certamente sorprendere il lettore moderno. Alcuni decenni più tardi, nel 1791, anche la costituzione degli Stati Uniti d America introdusse come secondo dei suoi emendamenti (integrazioni al testo originale) il diritto dei cittadini di portare le armi: Poiché una milizia bene ordinata è necessaria per la sicurezza di uno Stato libero, il diritto del popolo di tenere e portare armi non sarà violato. Questi due testi si mostrano entrambi d accordo circa l opportunità di consentire ai cittadini di portare armi, esprimendo due parallele preoccupazioni: in Beccaria quella per la sicurezza personale e la difesa dai criminali, nella costituzione americana quella per la libertà collettiva dalla tirannide. Al giorno d oggi, nella maggior parte dei paesi del mondo il porto d armi è regolato dalla legge, che nel 14 caso dei paesi europei e dell Italia limita fortemente il possesso delle armi e vieta quello delle armi automatiche, la cui diffusione nella società sarebbe molto pericolosa. Nonostante ciò il diritto di possedere e portare armi da fuoco, anche automatiche, è tuttora oggetto di dibattito in paesi come gli Usa, dove ogni tentativo di porvi dei limiti ha incontrato fortissime e finora efficaci resistenze. Ma esiste un effettivo collegamento tra il possesso di un arma, la sicurezza e la libertà? Possedere un arma, come sosteneva Beccaria, ci rende effettivamente più sicuri? Un popolo di gente armata è effettivamente più libero? Cerchiamo di capirlo in questo approfondimento. Il legame fra libertà e possibilità di portare un arma deriva dalla tradizione medievale di origine germanica: ciò che distingueva il franco , l uomo libero, dallo schiavo, era la sua capacità di seguire il proprio capo in guerra, armato. Tradizionalmente, ancora durante tutta l Età moderna, il diritto di andare in giro armati apparteneva ai nobili e al loro seguito, non alla gente comune. LE ARMI: UN FONDAMENTO STORICO DELLA DEMOCRAZIA La tendenza a consentire ai civili di armarsi affonda le sue radici nell età classica e nel Medioevo. Le cittàStato antiche come Atene e Roma, che erano in grado di mobilitare i loro cittadini-soldati in difesa della propria libertà, rappresentarono il modello che anche molti secoli dopo, nell Italia comunale o nel mondo tedesco, animò le milizie delle città medievali desiderose di affermare le proprie autonomie di fronte agli imperatori e alla nobiltà feudale. Il progressivo consolidamento degli Stati moderni dopo il tardo Medioevo, con un unica sovranità sempre più in grado di imporsi sui poteri locali, condusse alla scomparsa delle autonomie cittadine, facendo quindi venir meno l esigenza di una cittadinanza armata. Cesare Beccaria in un ritratto anonimo settecentesco.

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