La Divina Commedia

746 Canto XXIX e tu potrai accorgertene se studi con attenzione; e anche la ragione, almeno in parte, può rendersi conto di tale verità perché non ammetterebbe che le intelligenze motrici possano essere rimaste a lungo inoperose, prive della possibilità di compiere la loro mansione di muovere i Cieli, attività nella quale si compie la loro perfezione. Ora tu sai dove e quando e come sono stati creati gli angeli; sicché sono stati soddisfatti tre tuoi ardenti dubbi. (vv. 49-84) La caduta degli angeli ribelli 49-57 Contando, non si arriverebbe al venti così in fretta, come avvenne che una parte degli angeli sconvolse quell elemento che è più in basso (suggetto: la terra) rispetto agli altri (aria, acqua, fuoco) del mondo sublunare. L altra parte (gli angeli fedeli) rimase nell Empireo, e intraprese l ufficio che tu vedi qui (l eterna rotazione intorno a Dio) con tanta letizia che non si distoglie mai da questo moto circolare. Origine della caduta fu la maledetta superbia di colui (Lucifero) che tu vedesti oppresso da tutto il peso dell universo. 58-69 Gli angeli che vedi qui ebbero l umiltà di riconoscere la loro essenza come derivante dalla bontà divina, che li aveva dotati di un intelligenza tanto pronta: per il quale atto di umiltà la loro vista intellettuale fu innalzata con il concorso della Grazia e del loro merito, tanto che essi hanno ora volontà irremovibile (ferma) e interamente conforme al volere divino (piena); e non voglio che in te rimangano dubbi, ma devi essere sicuro che ricevere la Grazia è meritorio in proporzione alla amorosa volontà di accoglierla, desiderandola. Ormai puoi contemplare questa celeste comunità senza ulteriore aiuto, se hai assimilato bene le mie parole. 70-84 Ma poiché nelle vostre scuole laggiù in Terra si insegna (legge) che la natura degli angeli è dotata di intelligenza, memoria e volontà, proseguirò il discorso, affinché tu conosca in modo puro e limpido la verità che nel mondo degli uomini si confonde a causa di equivoci commessi in tale insegnamento. Le sostanze angeliche, dopo che ebbero il godimento diretto del volto di Dio, non distolsero più gli occhi da quel volto a cui nulla è nascosto: perciò la loro vista non è interrotta (interciso) dal sopraggiungere di nuovi oggetti di conoscenza, e perciò non hanno necessità di ricordare concetti acquisiti in tempi diversi; fatto sta che laggiù in Terra, pur non dormendo, si parla vaneggiando come in sogno, qualcuno credendo di dire la verità, qualcuno senza neppure crederci; ma in questi ultimi vi è maggiore colpa, e maggiore vergogna ricade su di loro. (vv. 85-126) Polemica contro i falsi predicatori 85-90 Voi uomini, elaborando concetti, non seguite una strada unica, come unica è la verità: così tanto vi trascinano il desiderio e il corrispondente tentativo di sfoggiare originalità! E questa debolezza viene sopportata, qua in Paradiso, con minore indignazione di quando la Sacra Scrittura viene subordinata ai teoremi filosofici o distorta dal suo vero significato. 91-102 Voi non pensate a quanto sangue di martiri è stato versato per diffonderla nel mondo, e quanto è vicino a Dio chi si accosta con umiltà alle sue parole. 42 e tu te n avvedrai se bene agguati; e anche la ragione il vede alquanto, che non concederebbe che motori 45 sanza sua perfezion fosser cotanto. Or sai tu dove e quando questi amori furon creati e come: sì che spenti 48 nel tuo dis o già son tre ardori. Né giugneriesi, numerando, al venti sì tosto, come de li angeli parte 51 turbò il suggetto d i vostri alimenti. L altra rimase, e cominciò quest arte che tu discerni, con tanto diletto, 54 che mai da circ ir non si diparte. Principio del cader fu il maladetto superbir di colui che tu vedesti 57 da tutti i pesi del mondo costretto. Quelli che vedi qui furon modesti a riconoscer sé da la bontate 60 che li avea fatti a tanto intender presti: per che le viste lor furo essaltate con grazia illuminante e con lor merto, 63 sì c hanno ferma e piena volontate; e non voglio che dubbi, ma sia certo, che ricever la grazia è meritorio 66 secondo che l affetto l è aperto. Omai dintorno a questo consistorio puoi contemplare assai, se le parole 69 mie son ricolte, sanz altro aiutorio. Ma perché n terra per le vostre scole si legge che l angelica natura 72 è tal, che ntende e si ricorda e vole, ancor dirò, perché tu veggi pura la verità che là giù si confonde, 75 equivocando in sì fatta lettura. Queste sustanze, poi che fur gioconde de la faccia di Dio, non volser viso 78 da essa, da cui nulla si nasconde: però non hanno vedere interciso da novo obietto, e però non bisogna 81 rememorar per concetto diviso; sì che là giù, non dormendo, si sogna, credendo e non credendo dicer vero; 84 ma ne l uno è più colpa e più vergogna. Voi non andate giù per un sentiero filosofando: tanto vi trasporta 87 l amor de l apparenza e l suo pensiero! E ancor questo qua sù si comporta con men disdegno che quando è posposta 90 la divina Scrittura o quando è torta. Non vi si pensa quanto sangue costa seminarla nel mondo e quanto piace 93 chi umilmente con essa s accosta.

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato