La Divina Commedia

Dice Isaia che ciascuna vestita ne la sua terra fia di doppia vesta: 93 e la sua terra è questa dolce vita; e l tuo fratello assai vie più digesta, là dove tratta de le bianche stole, 96 questa revelazion ci manifesta . E prima, appresso al fin d este parole, Sperent in te di sopr a noi s udì; 99 a che rispuoser tutte le carole. Poscia tra esse un lume si schiarì sì che, se l Cancro avesse un tal cristallo, 102 l inverno avrebbe un mese d un sol dì. E come surge e va ed entra in ballo vergine lieta, sol per fare onore 105 a la novizia, non per alcun fallo, così vid io lo schiarato splendore venire a due che si volgieno a nota 108 qual conveniesi al loro ardente amore. Misesi lì nel canto e ne la rota; e la mia donna in lor tenea l aspetto, 111 pur come sposa tacita e immota. «Questi è colui che giacque sopra l petto del nostro pellicano, e questi fue 114 di su la croce al grande officio eletto . La donna mia così; né però piùe mosser la vista sua di stare attenta 117 poscia che prima le parole sue. Qual è colui ch adocchia e s argomenta di vedere eclissar lo sole un poco, 120 che, per veder, non vedente diventa; tal mi fec o a quell ultimo foco mentre che detto fu: «Perché t abbagli 123 per veder cosa che qui non ha loco? In terra è terra il mio corpo, e saragli tanto con li altri, che l numero nostro 126 con l etterno proposito s agguagli. Con le due stole nel beato chiostro son le due luci sole che saliro; 129 e questo apporterai nel mondo vostro . A questa voce l infiammato giro si qu etò con esso il dolce mischio 132 che si facea nel suon del trino spiro, sì come, per cessar fatica o rischio, li remi, pria ne l acqua ripercossi, 135 tutti si posano al sonar d un fischio. Ahi quanto ne la mente mi commossi, quando mi volsi per veder Beatrice, per non poter veder, benché io fossi 139 presso di lei, e nel mondo felice! verà nella sua patria (terra) la doppia beatitudine dell anima e del corpo (doppia vesta, nel giorno del giudizio universale): e la sua patria è questa dolcezza di vita eterna e completa; e l apostolo Giovanni (tuo fratello) ci manifesta questa rivelazione in modo ancora più chiaro (digesta) là dove parla (nell Apocalisse) della moltitudine di beati avvolti da bianche vesti (stole, i corpi candidi degli eletti) . In un primo momento (prima), alla fine del discorso, si udì intonare dall alto Sperent in te (sperino in te) a cui risposero le corone dei beati danzanti in tondo (carole). (vv. 100-139) Apparizione di san Giovanni. Turbamento di Dante 100-108 Poi tra le anime danzanti (carole) una luce risplendette tanto che, se la costellazione del Cancro avesse una stella (cristallo) simile, l inverno avrebbe un mese sempre illuminato a giorno. E come una fanciulla lietamente si leva in piedi e si fa avanti ed entra nella danza, solo per fare onore alla novella sposa, non per qualche motivo riprovevole (fallo), allo stesso modo io vidi quel lume sfavillante (schiarato) avvicinarsi ai due (san Pietro e san Giacomo) che danzavano al ritmo di un canto confacente (qual conveniesi) al loro ardore di carità. 109-117 Si inserì insieme a loro nel canto e nella danza; e la mia donna teneva lo sguardo fermo su di loro, silenziosa e ferma come una sposa. «Questi è colui che (durante l ultima cena) riposò sul petto di Gesù (pellicano: considerato figura di Cristo), e fu scelto da Gesù in croce per l alto compito (di vegliare Maria; si tratta dunque dell apostolo Giovanni) . Così parlò la mia donna; né tuttavia le sue parole, prima e dopo averle pronunciate, distolsero i suoi occhi dall intensa attenzione (con cui seguiva la danza). 118-129 Come colui che aguzza lo sguardo e si adopera (s argomenta) per vedere una parziale eclissi di sole, e per sforzarsi di vedere diventa cieco; così diventai io di fronte all ardente lume sopraggiunto per ultimo, finché mi venne detto: «Perché ti fai abbagliare per vedere qualcosa che non è qui? Il mio corpo è terra nella terra, e tale resterà con gli altri, fino a che il numero dei beati pareggi (s agguagli) quello fissato dal disegno divino. Dotati di anima e di corpo (con le due stole) in Paradiso (santo chiostro) vi sono solo le due luci che hai visto ascendere (all Empireo, Gesù e Maria Paradiso XXIII); e ciò riferirai al vostro mondo terreno . 130-139 A queste parole il fiammeggiante cerchio di danza (dei tre apostoli) si fermò insieme con la dolce polifonia (mischio) formata dal canto delle tre voci (trino spiro), così come i remi, che sino a poco prima fendevano l acqua, si fermano tutti insieme al fischio del timoniere, per evitare la troppa fatica o un rischio per la navigazione. Ahi, come profondamente mi turbai, quando mi volsi per vedere Beatrice, non potendola vedere (abbagliato dalla luce), benché io le fossi vicino, e nella felicità del Paradiso! Paradiso San Giacomo: l esame sulla speranza 731

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato