CANTO XII – San Domenico

Canto 12 Canto TEMPO Mercoledì 30 marzo (o 13 aprile) 1300, sera XII San Domenico LUOGO Quarto Cielo: Cielo del Sole BEATI VISIONE DI BEATITUDINE Spiriti sapienti Gli spiriti sono disposti in tre corone CORI ANGELICI Potestà PERSONAGGI PERSONAGGI CITATI Beatrice Dante - San Bonaventura da Bagnoregio San Domenico - Ubertino da Casale - Matteo d Acquasparta - Illuminato da Rieti - Agostino d Assisi - Ugo di San Vittore - Pietro Mangiadore - Pietro Ispano - Natan - Giovanni Crisostomo - Anselmo d Aosta - Elio Donato - Rabano Mauro - Gioacchino da Fiore Sommario « (vv. 1-30) La seconda corona di beati Appena san Tommaso ha concluso il suo discorso, la corona di spiriti sapienti riprende a danzare e cantare; subito appare una seconda corona di dodici anime luminose che si dispone intorno alla prima muovendosi e cantando in accordo con questa. Dopo aver così manifestato la propria amorosa letizia, le due corone si fermano e una luce della seconda comincia a parlare. « (vv. 31-45) San Bonaventura Lo spirito si presenta come un seguace di san Francesco (dirà poi di essere Bonaventura da Bagnoregio) e manifesta gratitudine per l elogio di san Tommaso al fondatore dell ordine al quale egli appartiene; si appresta quindi a ricambiare pronunciando un elogio di san Domenico, l altro campione della fede, poiché entrambi operarono alla provvidenziale salvezza della Chiesa. « (vv. 46-105) Vita di san Domenico San Bonaventura racconta poi gli episodi salienti della vita di san Domenico: la sua nascita in un villaggio della Castiglia, e il preannuncio del suo grande destino al servizio della Fede nei sogni fatti dalla madre e dalla madrina; l amore per la povertà evangelica che mostrò fin da bambino e gli studi teologici per cui acquistò presto grande dottrina, non per ambizione terrena ma per servire la Chiesa con il proprio sapere; la sua richiesta non di benefici ecclesiastici o di poter usare per sé le decime ma di poter combattere l eresia, ottenendo di predicare nei luoghi in cui essa era più diffusa; i seguaci ne continuarono l opera in modi diversi, come ruscelli derivati da un grande torrente. « (vv. 106-126) Decadenza dei Francescani Concluso il panegirico di san Domenico, lo spirito di san Bonaventura esalta la grandezza di san Francesco, biasimando poi duramente la decadenza dell ordine che è diviso al suo interno in due correnti contrapposte, quelle di Ubertino da Casale (gli «spirituali ) e di Matteo d Acquasparta (i «conventuali ), entrambe allontanatesi dalla regola o perchè non la rispettano o perchè l osservano in modo troppo rigido. « (vv. 127-145) Gli altri spiriti della seconda corona Infine lo spirito si presenta e indica le altre figure di sapienti della corona: Illuminato e Agostino, che furono tra i primi seguaci di san Francesco; Ugo da San Vittore (grande autore mistico), il teologo Pietro Mangiadore, Pietro Ispano (che fu papa Giovanni XXI, e l autore di un famoso trattato di logica), il profeta Natan, Giovanni Crisostomo (uno dei padri greci del IV secolo), il grande teologo Anselmo d Aosta, il grammatico Elio Donato, il teologo Rabano Mauro e infine Gioacchino da Fiore, di spirito profetico dotato (v. 141). OLE Spiriti sa LO S pie E I C nt ° i 4

La Divina Commedia
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