La Divina Commedia

Sì tosto come l ultima parola la benedetta fiamma per dir tolse, 3 a rotar cominciò la santa mola; e nel suo giro tutta non si volse prima ch un altra di cerchio la chiuse, 6 e moto a moto e canto a canto colse; canto che tanto vince nostre muse, nostre serene in quelle dolci tube, 9 quanto primo splendor quel ch e refuse. Come si volgon per tenera nube due archi paralelli e concolori, 12 quando Iunone a sua ancella iube, nascendo di quel d entro quel di fori, a guisa del parlar di quella vaga 15 ch amor consunse come sol vapori; e fanno qui la gente esser presaga, per lo patto che Dio con Noè puose, 18 del mondo che già mai più non s allaga: così di quelle sempiterne rose volgiensi circa noi le due ghirlande, 21 e sì l estrema a l intima rispuose. Poi che l tripudio e l altra festa grande, sì del cantare e sì del fiammeggiarsi 24 luce con luce gaud ose e blande, insieme a punto e a voler quetarsi, pur come li occhi ch al piacer che i move 27 conviene insieme chiudere e levarsi; del cor de l una de le luci nove si mosse voce, che l ago a la stella 30 parer mi fece in volgermi al suo dove; 1. Sì tosto parola: san Tommaso ha appe- na concluso la lode di san Francesco e l accusa contro i Domenicani corrotti. L espressione segnala lo stretto legame con il canto XI. 3. a rotar ... mola: comunemente la mola indica la macina del mulino; qui Dante intende la corona dei beati che, col suo rapido moto circolare (rotar), ricorda, per analogia, l immagine della macina. 6-8. e moto ... tube: l armonia perfetta della danza (moto) e del canto delle due corone di beati, che corrispondono l una all altra, fa riferimento anche all unità del sapere medievale fra filosofia Scolastica e religione mistica; infatti la prima corona è formata da spiriti dotti, la seconda da spiriti mistici, che saranno presentati da Bonaventura nella conclusione. Il canto dei beati è strumento della musica divina, superiore a qualunque canto umano e poetico: Dante ricorre all immagine delle Muse, per indicare le divinità della poesia, e a quella delle sirene (serene) per alludere al canto più armonioso e affascinante (nel mito omerico, sono creature marine metà donne e metà pesci). Tube: latinismo, «trombe , «strumenti ; qui per estensione è metafora del canto dei beati. 9. quanto ... refuse: il canto è superiore quanto la luce diretta supera per intensi- (vv. 1-30) La seconda corona di beati 1-9 Non appena la santa luce (di san Tommaso) ebbe pronunciata l ultima parola, la sacra corona (mola) ricominciò a ruotare in cerchio; e non completò l intero giro, che già un altra corona di beati la circondò e le si accordò (colse) con il suo movimento e il suo cantare, un canto che in quei dolci strumenti (tube) supera la poesia delle Muse e le sirene umane tanto quanto il raggio diretto della luce supera quello riflesso. 10-21 Come attraverso una nube leggera s inarcano due arcobaleni concentrici e dello stesso colore, quando Giunone comanda (iube) alla sua ancella (Iride di scendere sulla Terra portando i suoi messaggi), e l arco esterno si forma da quello interno, come la voce della errabonda (vaga) ninfa (Eco), che l amore consumò come il sole consuma i vapori, e inducono sulla Terra (qui) l uomo a essere certo che il mondo non verrà mai più allagato (da un diluvio universale), in nome del patto che Dio strinse con Noè; così le due corone di quegli spiriti eternamente beati giravano intorno a noi in modo che l esterna si accordò con quella interna. 22-30 Dopo che la danza e l altra grande gioia del corrispondere di ogni beato al canto e allo splendore dell altro, felici e caritatevoli, si arrestarono nello stesso istante (a punto) e per volontà concorde (a voler), proprio come gli occhi che devono chiudersi e aprirsi insieme di fronte a un oggetto desiderabile (piacer) che li stimoli; dall interno di una delle luci sopravvenute uscì una voce che mi fece voltare dove era (al suo dove) come l ago (della bussola) in direzione della stella polare; tà quella riflessa. La similitudine fra raggio diretto e raggio riflesso è in accordo con le immagini ricorrenti del sole e della luna che caratterizzano il Paradiso (I, 49-53; II, 88). 10-15. Come ... vapori: le terzine costruiscono con ridondanza stilistica due similitudini spiegate con il mito di Giunone, Eco e Narciso. Dante per descrivere l immagine coincidente delle due corone di beati ricorre alla similitudine naturalistica del doppio arcobaleno (secondo la scienza medievale il fenomeno del doppio arcobaleno avveniva per riflessione di quello interno, mentre è dovuto a rifrazioni distinte) e paragona l immagine visiva al fenomeno acustico dell eco (si origina per riflessione del suono) della ninfa che l amore consumò come il sole dissolve le nebbie. Nel mito Iride, ancella di Giunone, scendendo dal cielo sulla Terra, lasciava al suo passaggio il segno dell arcobaleno (Ovidio, Metamorfosi I, 270271). Iube è verbo latino iubere, «comandare , iubet «comanda . Eco, figlia dell Aria e della Terra, privata da Giunone della possibilità di parlare autonomamente, poteva solo rimandare le parole che altri pronunciavano. La ninfa incontrò il bellissimo Narciso e se ne innamorò, ma, nell impossibilità di esprimere questo sentimento, addolorata si consumò d amore fino a rimanere solo ossa e voce (Ovidio, Metamorfosi III, 365-510). 16-18. e fanno ... non s allaga: l origine dell arcobaleno è qui ricondotta al patto biblico che, dopo il diluvio universale, Dio strinse con Noè, promettendogli che non ci sarebbe mai più stato un diluvio a sconvolgere la Ter ra/l umanità: in segno di tale accordo mandò sulla Terra l arcobaleno (Genesi IX, 8-16). 19-21. sempiterne rose ... rispuose: Dante indica metaforicamente i beati come rose immortali, perché quelle terrene appassiscono. Queste rose sante compongono due ghirlande perfettamente sovrapposte, come i due archi equidistanti dell arcobaleno. 22. tripudio: dal latino tripudium, antica danza circolare in tre tempi. 26-27. pur come li occhi ... levarsi: la raffigurazione paradisiaca dell armonia, della luminosità e della concordia degli spiriti sapienti è sottolineata ancora da una similitudine: la perfetta sintonia delle due corone di beati, che dopo aver danzato e cantato si fermano all unisono, è accostata a quella degli occhi, le cui palpebre si chiudono e si sollevano simultaneamente, rispondendo all impulso di chi ne determina i movimenti. 28-30. del cor ... al suo dove: dall interno della nuova corona dei beati esce la voce del Paradiso San Domenico 643

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato