La Divina Commedia

Or qui a la question prima s appunta la mia risposta; ma sua condizione 30 mi stringe a seguitare alcuna giunta, perché tu veggi con quanta ragione si move contr al sacrosanto segno 33 e chi l s appropria e chi a lui s oppone. Vedi quanta virtù l ha fatto degno di reverenza; e cominciò da l ora 36 che Pallante morì per darli regno. Tu sai ch el fece in Alba sua dimora per trecento anni e oltre, infino al fine 39 che i tre a tre pugnar per lui ancora. E sai ch el fé dal mal de le Sabine al dolor di Lucrezia in sette regi, 42 vincendo intorno le genti vicine. Sai quel ch el fé portato da li egregi Romani incontro a Brenno, incontro a Pirro, 45 incontro a li altri principi e collegi; onde Torquato e Quinzio, che dal cirro negletto fu nomato, i Deci e Fabi 48 ebber la fama che volontier mirro. Esso atterrò l orgoglio de li Aràbi che di retro ad Annibale passaro 51 l alpestre rocce, Po, di che tu labi. Sott esso giovanetti tr unfaro Scip one e Pompeo; e a quel colle 54 sotto l qual tu nascesti parve amaro. Poi, presso al tempo che tutto l ciel volle redur lo mondo a suo modo sereno, 57 Cesare per voler di Roma il tolle. E quel che fé da Varo infino a Reno, Isara vide ed Era e vide Senna 60 e ogne valle onde Rodano è pieno. 32. sacrosanto segno: l insegna imperiale, l aquila appunto, voluta da Dio come si legge nel v. 4 (l uccel di Dio). 36. Pallante: Pallante, personaggio dell Eneide, regnava nella città di Pallanteo. figlio di Evandro, re del Lazio e alleato di Enea; morì combattendo contro Turno (Eneide X, vv. 479-509), il re dei Rutuli, pretendente alla mano di Lavinia. 37-39. Tu sai ... ancora: per tre secoli i discendenti di Enea regnarono su Albalonga. Poi la vittoria dei fratelli romani Orazi, sui fratelli albani Curiazi, decretò la supremazia di Roma. 40-42. E sai ... vicine: sotto il regno di Romolo, primo re di Roma, le donne del popolo sabino invitate a Roma, per celebrare la fondazione della città, furono rapite dagli uomini romani per supplire al numero insufficiente di donne. Lucrezia, disonorata dal figlio di Tarquinio il Superbo, l ultimo re di Roma, si suicidò, causando la cacciata dei (vv. 28-96) Dai re di Roma a Carlo Magno 28-33 Ora qui termina la mia risposta alla tua prima domanda, ma la natura della stessa risposta mi spinge a proseguire, perché tu possa capire quanto ingiustamente agisca contro quel simbolo sacrosanto (dell aquila romana) sia chi se ne appropria (i ghibellini) sia chi vi si oppone (i guelfi). 34-39 Vedi quanti uomini virtuosi l hanno resa degna di rispetto; e tutto iniziò da quando morì Pallante per dare un regno all aquila (a Enea). Tu sai che l aquila prima si stabilì ad Albalonga per oltre trecento anni, fino al momento che i tre Orazi e i tre Curiazi combatterono per il suo possesso. 40-48 Sai cosa fece l aquila dal rapimento delle Sabine fino all oltraggio subito da Lucrezia, passando di mano a sette re, vincendo le genti confinanti. Conosci quello che fece condotta dai valorosi Romani contro Brenno, contro Pirro e contro gli altri governi monarchici e repubblicani, per cui Manlio Torquato e Quinzio, che ebbe il soprannome di Cincinnato per il suo ciuffo spettinato, i Deci e i Fabi (nella Roma arcaica) ebbero la fama che io volentieri onoro. 49-54 L aquila atterrò l orgoglio dei Cartaginesi, che dietro Annibale valicarono le Alpi occidentali dalle quali tu, fiume Po, discendi. Sotto l insegna dell aquila celebrarono il trionfo, ancora giovani, Scipione e Pompeo, e (lo stesso segno) si mostrò duro al colle di Fiesole, sotto al quale tu sei nato (per la sconfitta dei seguaci di Catilina). 55-60 Poi, quando si avvicinò il momento in cui il cielo volle ridurre in pace tutto il mondo a sua somiglianza, Cesare assunse il sacro segno dell aquila per volontà di Roma. E quello che (l aquila) fece (in Gallia), dal fiume Varo fino al Reno, lo videro l Isère, la Loira e la Senna e tutti i fiumi che vanno a confluire nel Rodano. re etruschi (i Tarquini), la fine della monarchia e la fondazione della repubblica. v. 41 regi: Parole in chiaro. 43-45. Sai ... collegi: all inizio della repubblica, i Romani respinsero Brenno, capo dei Galli (390 a.C.) che avevano invaso la città, e Pirro, re dell Epiro, alleato di Taranto (282-272 a.C.), in guerra con Roma. 46-48. onde ... mirro: il console Tito Manlio Torquato vinse i Galli e i Latini (340-338 a.C.); Lucio Quinzio Cincinnato fu dittatore nella guerra contro gli Equi (458 a.C.). I Deci e i Fabi erano due grandi famiglie romane: i tre Deci (nonno, padre e figlio) morirono nelle guerre latina, sannitica e tarentina; i trecento della nobile famiglia dei Fabi morirono combattendo contro i Veienti sul fiume Cremera (477 a.C.). v. 48 mirro: Parole in chiaro. 49. Aràbi: le popolazioni dell Africa settentrionale, e più precisamente i Cartaginesi, avevano occupato la Tunisia (prima dell invasione araba avvenuta nel VII secolo d.C.) ed erano guidati da Annibale, protagonista della seconda guerra punica (219-202). 52-53. Sott esso ... Pompeo: Scipione l Africano vinse Annibale a Zama (202 a.C.), a trentatré anni. Gneo Pompeo Magno, a venticinque anni, vinse i partigiani di Mario (81 a.C.). 53-54. e a quel colle ... amaro: Fiesole, cittadina sul colle che domina Firenze, aiutò Catilina, fuggito da Roma dopo la congiura fallita. Fiesole fu incendiata e rasa al suolo dai Romani. 57. Cesare il tolle: Caio Giulio Cesare è per Dante l iniziatore dell Impero (tolle dal latino tollit). 58-60. E quel ... pieno: i versi accennano alle vittoriose campagne di Cesare nella Gallia: dal fiume Varo al fiume Reno, cioè dal confine sud-orientale a quello settentrionale della Gallia transalpina; l Isère, la Loira, la Senna e il Rodano sono fiumi francesi. Paradiso Giustiniano 599

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato