La Divina Commedia

598 Canto VI (vv. 1-27) L incontro con Giustiniano 1-9 «Dopo che Costantino condusse l insegna imperiale da ovest a est, in senso opposto al movimento del cielo, che essa aveva seguito dietro all antico (Enea) che sposò Lavinia, per più di duecento anni l aquila sacra a Dio rimase nell estrema regione (stremo) dell Europa, vicino ai monti (della Troade) da dove in origine (con Enea) era partita, e all ombra delle sue sacre ali governò là il mondo, e passando di mano in mano, e così cambiando (da un imperatore all altro), giunse fino a me. 10-12 Io fui imperatore (Cesare) sulla Terra e sono l anima di Giustiniano, che, per la volontà dello Spirito Santo che ora sento dentro di me, tolsi via dal corpo delle leggi romane ciò che era ripetitivo e inutile. E prima che io mi dedicassi a quest opera, credevo che in Cristo ci fosse una sola natura (quella divina) e non due, ed ero convinto di tale teoria. Ma il benedetto Agapito, che fu papa, mi indirizzò con i suoi insegnamenti alla vera fede. 19-27 Io gli credetti, e ciò che allora si fondava nella mia fiducia in lui, ora vedo chiaramente, come è evidente che tra due affermazioni contraddittorie una è falsa e l altra vera. Appena mi incamminai in accordo con la Chiesa, Dio volle ispirarmi, per sua grazia, la grande opera (legislativa), e mi dedicai interamente ad essa, affidando al mio generale Belisario le responsabilità militari e politiche; alle cui imprese il cielo si mostrò così favorevole, che scorsi in ciò il segno che io dovessi occuparmi di altro (delle opere di pace). 1. Poscia ... volse: l imperatore Costanti- no, nel 330 d.C., trasferì la sede imperiale da Roma, lasciata al papa, a Bisanzio (Costantinopoli, l attuale Istanbul). L aquila, insegna delle legioni romane, è simbolo dell Impero. Dante colloca Costantino fra gli spiriti giusti del sesto Cielo di Giove (XX, vv. 55-60). 2-3. contr al tolse: Virgilio racconta che Enea, dopo la distruzione di Troia, giunse nel Lazio, per volere degli dèi, e sposò Lavinia, figlia del re Latino, dando origine alla stirpe romana ( Inferno I, Personaggi, p. 31). Costantino, invece, portò l insegna dell aquila da occidente (Roma) verso oriente (Costantinopoli). Dante vede in questo una violazione dell ordine naturale (il moto del cielo è da oriente a occidente) e, al tempo stesso, della missione dell Impero, che ha fondamento divino. L implicito giudizio negativo di Dante è legato alla presunta «donazione costantiniana che avrebbe dato inizio al potere temporale dei papi. Si tratta di un documento in cui Costantino conferisce al papa Silvestro I (314-335), vescovo di Roma, il primato su tutte le Chiese del mondo e la sovranità civile su Roma, l Italia e l Occidente. L umanista Lorenzo Valla dimostrerà falso il documento nell opera De falso credita et ementita Con- «Poscia che Costantin l aquila volse contr al corso del ciel, ch ella seguio 3 dietro a l antico che Lavina tolse, cento e cent anni e più l uccel di Dio ne lo stremo d Europa si ritenne, 6 vicino a monti de quai prima uscìo; e sotto l ombra de le sacre penne governò l mondo lì di mano in mano, 9 e, sì cangiando, in su la mia pervenne. Cesare fui e son Iustin ano, che, per voler del primo amor ch i sento, 12 d entro le leggi trassi il troppo e l vano. E prima ch io a l ovra fossi attento, una natura in Cristo esser, non piùe, 15 credea, e di tal fede era contento; ma l benedetto Agapito, che fue sommo pastore, a la fede sincera 18 mi dirizzò con le parole sue. Io li credetti; e ciò che n sua fede era, vegg io or chiaro sì, come tu vedi 21 ogni contradizione e falsa e vera. Tosto che con la Chiesa mossi i piedi, a Dio per grazia piacque di spirarmi 24 l alto lavoro, e tutto n lui mi diedi; e al mio Belisar commendai l armi, cui la destra del ciel fu sì congiunta, 27 che segno fu ch i dovessi posarmi. stantini donatione («La falsa e menzognera donazione di Costantino , 1440). 4. cento l uccel di Dio: dal trasferimento della capitale a Bisanzio fino all elezione al trono di Giustiniano (527), passarono meno di duecento anni, ma qui Dante intende sottolineare la durata secolare dell Impero, conferendo al verso un tono leggendario. L aquila è detta uccel di Dio perché, secondo Dante, la grandezza di Roma è finalizzata alla nascita e alla diffusione del Cristianesimo ( Inferno II, vv. 22-24, p.41). 10. Cesare fui ... Iustin ano: i due tempi verbali (fui e son) contrappongono il terreno al divino, la dignità imperiale di allora alla individualità di anima ora, per la quale in Paradiso non valgono i titoli ma solo il nome di battesimo. La formula usata dall imperatore fonde le figure retoriche dell antitesi e del chiasmo (i due verbi e i due nomi sono disposti a croce) e ripropone quella usata da Buonconte nella sua presentazione ( Io fui di Montefeltro, io son Bonconte, Purgatorio V, 88). 12. d entro le leggi l vano: l opera di Giustiniano consiste nel raccogliere e trasmettere il patrimonio giuridico romano, fornendone una nuova e più aggiornata sintesi (il Corpus iuris civilis). 13-15. E prima ... contento: secondo gli storici del Medioevo, Giustiniano e la moglie Teodora aderirono, per un breve periodo, all eresia monofisita, che ammetteva in Cristo la sola natura divina, negando quella umana. 16. Agapito: papa per soli dieci mesi dal 535 al 536, si recò a Costantinopoli per trattare la pace fra Giustiniano e i Goti e si narra abbia convertito l imperatore alla fede vera in tale occasione. Dante sottolinea nei versi successivi che l opera giuridica promossa da Giustiniano è stata resa possibile solo dopo la correzione della fede eretica dell imperatore ( Personaggi). 19-21. Io ... vera: è il principio di non-contraddizione della logica della Scolastica (la filosofia e la teologia medievali), secondo cui tra due affermazioni contraddittorie una è necessariamente vera e l altra falsa (A non è non-A). All interno della Scolastica il domenicano Tommaso d Aquino (1225-1274) sviluppò il pensiero razionalistico del filosofo greco Aristotele (conosciuto in traduzioni latine) attraverso i metodi argomentativi fondati su una serie di bipartizioni. 25. Belisar: è il generale di Giustiniano, vincitore dei Vandali e dei Goti ( Personaggi).

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato