La Divina Commedia

600 Canto VI 61-66 Quello che poi compì dopo che con Cesare uscì da Ravenna e varcò il Rubicone, fu di tale rapidità che non potrebbero stargli dietro né le parole né la penna (per raccontarlo). Condusse quindi l esercito verso la Spagna, poi verso Durazzo e vinse (Pompeo) a Farsalo così duramente, che le conseguenze dolorose arrivarono fino al caldo Nilo. 67-72 (L aquila) rivide la città di Antandro e il fiume Simeonta, da dove era partita (con Enea), e il sepolcro di Ettore; e poi ripartì per l Egitto, con grave danno per Tolomeo. Di là piombò come un fulmine contro Giuba, di qui si volse verso l occidente del mondo, dove sentiva le trombe di guerra dei seguaci di Pompeo. 73-78 Quello che (l aquila) fece col successivo imperatore (Ottaviano) fa ancora urlare di dolore Bruto e Cassio nell Inferno, e ne soffrirono Modena e Perugia (dove fu sconfitto Marco Antonio avversario di Ottaviano). Ne piange ancora l infelice Cleopatra che, per sfuggire all aquila, si procurò una morte rapida e crudele con un serpente. 79-90 Con costui (Ottaviano Augusto) l aquila corse fino alle rive del Mar Rosso, con lui pacificò tanto il mondo che fu chiuso il tempio di Giano (era aperto solo in tempo di guerra). Ma le imprese gloriose che l aquila, in nome della quale io parlo, aveva fatto prima, e quelle che avrebbe fatto poi nel regno degli uomini che è a lei sottomesso, diventano cosa secondaria e modesta se si guarda con occhio illuminato (dalla fede) e cuore puro che cosa fece in mano al terzo imperatore (Tiberio); poiché, la divina giustizia, che ispira le mie parole, concedette all aquila, quando era in mano a lui, di vendicare la giusta ira di Dio (per il peccato di Adamo). 91-96 Ora meravigliati per quello che aggiungo: poi (l aquila) corse in mano a Tito a vendicare la giusta vendetta (da parte di Cristo) del peccato originale. E quando la violenza dei Longobardi (con Desiderio) aggredì la Santa Chiesa, Carlo Magno, sconfiggendoli, la soccorse sotto le ali (dell aquila). 61-63. Quel ... penna: Cesare varcando il Rubicone (nell attuale Romagna vicino Rimini), che segnava il confine fra la Gallia Cisalpina e l Italia, marciò verso Roma dando inizio alla guerra civile contro Pompeo. 64-65. Inver ... percosse: Cesare vinse in Spagna i pompeiani, poi sconfisse il rivale a Durazzo in Epiro (odierna Albania) e a Farsalo in Tessaglia (48 a.C.). Si noti il latinismo Farsalia. 66. sì ... duolo: Pompeo si era rifugiato in Egitto, presso il re Tolomeo, che però lo uccise a tradimento. Cesare punì tale delitto affidando il trono di Egitto alla sorella di Tolomeo, Cleopatra (47 a.C.). Nil caldo è una sineddoche per indicare l Egitto. 67-69. Antandro ... si cuba: Antandro è il porto della Frigia da cui salpò Enea e il fiume Simoenta scorre vicino a Troia, dove, secondo il mito, è sepolto l eroe troiano Ettore. Quel che fé poi ch elli uscì di Ravenna e saltò Rubicon, fu di tal volo, 63 che nol seguiteria lingua né penna. Inver la Spagna rivolse lo stuolo, poi ver Durazzo, e Farsalia percosse 66 sì ch al Nil caldo si sentì del duolo. Antandro e Simeonta, onde si mosse, rivide e là dov Ettore si cuba; 69 e mal per Tolomeo poscia si scosse. Da indi scese folgorando a Iuba; onde si volse nel vostro occidente, 72 ove sentia la pompeana tuba. Di quel che fé col baiulo seguente, Bruto con Cassio ne l inferno latra, 75 e Modena e Perugia fu dolente. Piangene ancor la trista Cleopatra, che, fuggendoli innanzi, dal colubro 78 la morte prese subitana e atra. Con costui corse infino al lito rubro; con costui puose il mondo in tanta pace, 81 che fu serrato a Giano il suo delubro. Ma ciò che l segno che parlar mi face fatto avea prima e poi era fatturo 84 per lo regno mortal ch a lui soggiace, diventa in apparenza poco e scuro, se in mano al terzo Cesare si mira 87 con occhio chiaro e con affetto puro; ché la viva giustizia che mi spira, li concedette, in mano a quel ch i dico, 90 gloria di far vendetta a la sua ira. Or qui t ammira in ciò ch io ti replìco: poscia con Tito a far vendetta corse 93 de la vendetta del peccato antico. E quando il dente longobardo morse la Santa Chiesa, sotto le sue ali 96 Carlo Magno, vincendo, la soccorse. 70-72. Da indi ... tuba: l aquila piombò, inesorabile come il fulmine, su Giuba, re della Mauritania (odierno Marocco), poi vinse in Spagna gli ultimi seguaci di Pompeo a Munda, nel 45 a.C. 73. col baiulo seguente: baiulo (letteralmente «portatore ) indica Ottaviano Augusto, che sconfisse a Filippi (in Macedonia, 42 a.C.) Bruto e Cassio, gli uccisori di Cesare (collocati da Dante nel nono cerchio dell Inferno, come traditori della maestà imperiale). 76-78. Piangene ... atra: Cleopatra, sconfitta da Ottaviano nella battaglia navale di Azio (31 a.C.), dopo che il suo alleato Marco Antonio si era ucciso, si diede la morte col morso di un aspide. Dante la colloca fra i lussuriosi ( Inferno V, 63). 86-90. se ... ira: sotto Tiberio, terzo imperatore romano (dal 14 al 37 d.C.), Dio, tramite il sacrificio del Cristo-uomo, vendicò la sua ira nei confronti del genere umano, estinguendo così l offesa arrecatagli dal peccato originale di Adamo. 91-93. Or ... antico: nel 70 d.C. Tito, figlio dell imperatore Vespasiano, distrusse la città di Gerusalemme per punire gli Ebrei delle loro frequenti ribellioni contro Roma, dando inizio così alla diaspora («migrazione ) ebraica, cioè alla dispersione degli Ebrei in varie parti del mondo. Dio attuò in tal modo una seconda vendetta, punendo il popolo ebraico per l uccisione di Cristo. 94-96. E quando il dente ... la soccorse: la metafora del dente è espressione biblica (Salmi 3, 8; 56, 5; 123, 6). I Longobardi, sotto il re Desiderio, attaccarono i territori della Chiesa, ma nel 773 furono sconfitti dal re dei Franchi, Carlo Magno, sceso in Italia in aiuto di papa Leone III, che poi lo incoronò nell anno 800 imperatore del Sacro Romano Impero.

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato