La Divina Commedia

594 Canto V tratta in questo canto la questione, già posta alla fineDante del canto precedente, della leggerezza con cui gli uomini sogliono formulare voti e ne chiedono poi lo scioglimento o la permuta. La Chiesa concedeva tali possibilità in cambio di offerte pecuniarie, mentre Dante assume una posizione originale, ponendo l accento sulla natura del voto come patto stretto tra Dio e l uomo che gli offre il sacrificio della propria (vv. 1-33) Il voto e il libero arbitrio 1-6 «Se io risplendo a te d ardore divino in modo superiore a quello che si vede in Terra, così da vincere la forza della tua vista (viso), non ti stupire, perché ciò deriva dalla perfezione della mia vista, che, quanto più percepisce la luce divina, tanto più si addentra (move il piede) nel bene percepito. 7-15 Io vedo chiaramente come risplende nel tuo intelletto la luce eterna, che, una volta vista, accende da sola e per sempre il desiderio di sé; e se un bene terreno attrae il vostro desiderio, non può che essere una qualche apparenza (vestigio), fraintesa, che qui traspare. Tu vuoi sapere se, in caso di voto inadempiuto (manco), si possa compensarlo con un altra opera di bene (altro servigio) tale che metta al sicuro l anima da ogni controversia . 16-24 Così Beatrice iniziò questo canto; e, come colui che non interrompe il proprio discorso, continuò in tal modo il santo procedere di esso: «Il regalo più grande che Dio, nella sua generosità, fece (fesse) nell atto della creazione, e il più conforme alla sua bontà, e quel che egli più apprezza, fu il libero arbitrio (de la volontà la libertate); di questo furono e sono dotate tutte le creature intelligenti, e solo loro. 25-33 Ora, se ragioni a partire da qui (quinci), ti sarà chiaro (ti parrà) il grande valore del voto, se viene fatto in modo che Dio sia d accordo quando tu sei d accordo; poiché, nello stipulare il patto tra Dio e l uomo, si sacrifica (vittima fassi) questo tesoro, quello di cui sto parlando; e lo si fa con un atto (di libero arbitrio). Dunque che cosa si può offrire in cambio (per ristoro)? Se credi di poter usare bene la libertà che hai offerto come voto, intendi fare un azione buona con il frutto di una rapina (maltolletto). (vv. 34-63) La natura del voto 34-42 Ormai è chiaro il punto principale della questione; ma poiché la Santa Chiesa concede dispensa in questa materia, e questo sembra che vada contro la verità che ti ho esposto, è necessario che tu stia ancora un poco seduto alla tavola del sapere, perché la difficile dottrina (cibo rigido) che hai appreso richiede ancora aiuto per essere assimilata. Apri la mente a quanto ti rivelo e fissalo bene nella memoria; perché l avere ascoltato senza il ricordare (lo ritenere) non è vero sapere. libertà di scelta; tale patto non si può cancellare né modificare, in quanto l uomo non può offrire in permuta nulla di più prezioso del proprio libero arbitrio. Dante, per bocca di Beatrice, ammonisce i suoi contemporanei a usare maggiore prudenza e ponderazione, a trattare una questione importante come la libertà umana con l accortezza necessaria. «S io ti fiammeggio nel caldo d amore di là dal modo che n terra si vede, 3 sì che del viso tuo vinco il valore, non ti maravigliar, ché ciò procede da perfetto veder, che, come apprende, 6 così nel bene appreso move il piede. Io veggio ben sì come già resplende ne l intelletto tuo l etterna luce, 9 che, vista, sola e sempre amore accende; e s altra cosa vostro amor seduce, non è se non di quella alcun vestigio, 12 mal conosciuto, che quivi traluce. Tu vuo saper se con altro servigio, per manco voto, si può render tanto 15 che l anima sicuri di letigio . Sì cominciò Beatrice questo canto; e sì com uom che suo parlar non spezza, 18 contin ò così l processo santo: «Lo maggior don che Dio per sua larghezza fesse creando, e a la sua bontate 21 più conformato, e quel ch e più apprezza, fu de la volontà la libertate; di che le creature intelligenti, 24 e tutte e sole, fuoro e son dotate. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, l alto valor del voto, s è sì fatto 27 che Dio consenta quando tu consenti; ché, nel fermar tra Dio e l omo il patto, vittima fassi di questo tesoro, 30 tal quale io dico; e fassi col suo atto. Dunque che render puossi per ristoro? Se credi bene usar quel c hai offerto, 33 di maltolletto vuo far buon lavoro. Tu se omai del maggior punto certo; ma perché Santa Chiesa in ciò dispensa, 36 che par contra lo ver ch i t ho scoverto, convienti ancor sedere un poco a mensa, però che l cibo rigido c hai preso, 39 richiede ancora aiuto a tua dispensa. Apri la mente a quel ch io ti paleso e fermalvi entro; ché non fa sc enza, 42 sanza lo ritenere, avere inteso.

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato