Analisi e interpretazione

Analisi e interpretazione I golosi e la dolente elegia del contrappasso Il peccato dei golosi non nasce dal desiderio del male altrui, ma dall incapacità di controllare l eccesso, di qui il contrappasso della magrezza dovuta alla fame e alla sete: le cavità oscure degli occhi spiccano nel volto pallidissimo, la scarnificazione del corpo è tale che la pelle, disseccata e squamosa, modella il loro scheletro. A Dante queste anime richiamano gli ebrei assediati in Gerusalemme ai tempi di Tito. La consunzione non è, però, causata dall esterno (si pensi ai sodomiti nel canto XV dell Inferno, le cui fattezze sono consumate dalla pioggia di fuoco), ma deriva dal tormento interiore della coscienza, dall ansia di purificarsi dalla colpa terrena e dal protendersi verso la beatitudine celeste (questi spiriti della penultima cornice sono poco distanti dalla vetta del Purgatorio e procedono rapidamente). In definitiva la rappresentazione del contrappasso si risolve in toni di dolente elegia. Rimorsi di vita terrena e speranza ultraterrena Un anima fissa lungamente Dante, poi grida alcune parole di ringraziamento. Nella deformità delle fattezze e nella fisionomia irriconoscibile delle ombre, Dante identifica l amico Forese dal suono della voce. Allo stupore per l inatteso riconoscimento segue per contrasto la tenerezza del colloquio con uno scambio familiare di domande e risposte. Sono dolci i ricordi del tempo giovanile che non ritornerà più, ma ancor più grave è il rimorso di entrambi per una esperienza di vita dissipata. Forese, pentito dell ultim ora, dopo aver fornito chiarimenti sulla pena dei golosi, contrappone ai corrotti costumi delle donne fiorentine la virtù della moglie Nella, che con le sue preghiere e il suo pianto dirotto gli ha risparmiato la permanenza nell Antipurgatorio. Per approfondire Il superamento della tenzone E nella nuova prospettiva di redenzione rientra il superamento degli eccessi letterari, di cui è esempio lo stile poetico della tenzone ingaggiata con Forese (Per ch io a lui: « Se tu riduci a mente / qual fosti meco, e qual io teco fui, / ancor fia grave il memorar presente, vv. 115-117), dove l immagine di Nella non era di vedova fedele e dedita alla preghiera ma di donna smaniosa e insoddisfatta. Le figure retoriche: antitesi, ossimori, similitudini All antitesi tra gioia e dolore (piangere e cantar, v. 10; diletto e doglia, v. 12; piangendo canta, v. 61; pena sollazzo, v. 72) e alle espressioni ossimoriche, in cui coincidono gli opposti (dolce assenzo, v. 86), corrisponde sia la condizione conflittuale delle anime del Purgatorio sia il coinvolgimento di Dante-personaggio, che rivisita ed espia le proprie mancanze. L atmosfera malinconica delle similitudini mitologiche (Erisittone), storiche (Maria di Eleazaro), realistiche (l anello senza gemme) culmina nell immagine delle anime dei golosi come pellegrini di fronte a sconosciuti (Stazio, Virgilio e Dante, vv. 16-21) e nel paragone del loro volto con la parola omo (la «emme formata dalla linea dei sopraccigli e del naso spicca sul loro volto, rispetto alle due «o delle orbite oculari per l estrema magrezza, vv. 31-33). La nuova dimensione morale e letteraria Forese porta impressa nel volto scheletrico e nelle occhiaie vuote l ansia di espiazione; ma quest ansia di salvezza non è meno forte in Dante che spiega come, grazie all intervento di Virgilio (Di quella vita mi volse costui, v. 118), si sia separato dagli eccessi immorali di quella vita, che con Forese aveva condiviso, e come stia cercando di riavvicinarsi a Dio. Le sue parole preparano l incontro, ormai non lontano, con Beatrice, e la confessione di quello «smarrimento seguito alla morte di lei (Purgatorio XXVIII). Dopo Francesca (Inferno V), Casella (Purgatorio II) e Oderisi (XI), anche il colloquio con Forese è una tappa del viaggio ultraterreno in cui Dante-personaggio attraversa vittoriosamente e supera gli errori di «una modalità dell io antico (Contini). L albero e il monte del Purgatorio xilografia da un incunabolo del XV secolo. Purgatorio Forese Donati 479

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato