La Divina Commedia

Ma ficca li occhi per l aere ben fiso, e vedrai gente innanzi a noi sedersi, 45 e ciascun è lungo la grotta assiso . Allora più che prima li occhi apersi; guarda mi innanzi, e vidi ombre con manti 48 al color de la pietra non diversi. E poi che fummo un poco più avanti, udia gridar: Maria, òra per noi : 51 gridar Michele e Pietro e Tutti santi . Non credo che per terra vada ancoi omo sì duro, che non fosse punto 54 per compassion di quel ch i vidi poi; ché, quando fui sì presso di lor giunto, che li atti loro a me venivan certi, 57 per li occhi fui di grave dolor munto. Di vil ciliccio mi parean coperti, e l un sofferia l altro con la spalla, 60 e tutti da la ripa eran sofferti. Così li ciechi a cui la roba falla, stanno a perdoni a chieder lor bisogna, 63 e l uno il capo sopra l altro avvalla, perché n altrui pietà tosto si pogna, non pur per lo sonar de le parole, 66 ma per la vista che non meno agogna. E come a li orbi non approda il sole, così a l ombre quivi, ond io parlo ora, 69 luce del ciel di sé largir non vole; ché a tutti un fil di ferro i cigli f ra e cusce sì, come a sparvier selvaggio 72 si fa però che queto non dimora. A me pareva, andando, fare oltraggio, veggendo altrui, non essendo veduto: 75 per ch io mi volsi al mio consiglio saggio. Ben sapev ei che volea dir lo muto; e però non attese mia dimanda, 78 ma disse: «Parla, e sie breve e arguto . Virgilio mi venìa da quella banda de la cornice onde cader si puote, 81 perché da nulla sponda s inghirlanda; da l altra parte m eran le divote ombre, che per l orribile costura 84 premevan sì, che bagnavan le gote. Volsimi a loro e: «O gente sicura , incominciai, «di veder l alto lume 87 che l disio vostro solo ha in sua cura, se tosto grazia resolva le schiume di vostra cosc enza sì che chiaro 90 per essa scenda de la mente il fiume, ditemi, ché mi fia grazioso e caro, s anima è qui tra voi che sia latina; 93 e forse lei sarà buon s i l apparo . (vv. 43-84) La pena degli invidiosi 43-57 «Ma poni gli occhi ben fissi nell aria, e vedrai davanti a noi gente seduta, e ognuno di essi è addossato alla parete di roccia (lungo la grotta assiso) . Allora aprii gli occhi più di prima, guardai davanti a me, e vidi ombre coperte da mantelli di colore uguale a quello della pietra. Quando fummo più avanti, udii gridare: Maria, prega per noi , e ancora Michele e Pietro e Tutti santi . Non credo che esista sulla Terra oggi (ancoi) un uomo così crudele, che non fosse trafitto dalla compassione per quello che io vidi; perché, quando giunsi vicino a loro, le cui condizioni distinguevo ora chiaramente, mi furono spremute dagli occhi lacrime dolorose (per li occhi fui di grave dolor munto). 58-72 Mi sembravano coperti di misero cilicio, e l uno sosteneva (sofferia) l altro con la spalla, e tutti erano sorretti dal fianco del monte. Come i ciechi a cui manca il necessario (a cui la roba falla), nei giorni delle indulgenze (perdoni) chiedono l elemosina (lor bisogna), e l uno abbassa (avvalla) il capo sulla spalla dell altro, affinché nei passanti sgorghi (tosto si pogna) la pietà, non soltanto per effetto delle parole pronunciate, ma anche per l aspetto (la vista), che non provoca meno compassione (non meno agogna). E come ai ciechi non arriva il sole, così alle anime qui, delle quali io sto parlando, la luce del sole non si lascia vedere (largir non vole); perché un filo di ferro buca a tutti l orlo delle palpebre e lo cuce così, come si fa al falco selvatico che non sta tranquillo (queto non dimora; secondo l uso medievale, agli sparvieri venivano cucite le palpebre per addestrarli alla caccia). 73-84 Mi sembrava, camminando, di recare offesa, guardando loro non essendo visto: per cui mi voltai verso il mio saggio consigliere. Egli ben sapeva che cosa voleva dire il mio silenzio; e perciò non aspettò la mia domanda, ma disse: «Parla, e sii sintetico e preciso . Virgilio si trovava dal lato della cornice da cui si può cadere, perché nessuna sponda lo contorna (s inghirlanda); dall altra parte stavano le anime penitenti, che attraverso l orribile cucitura premevano così a forza da bagnarsi le gote (di lacrime). (vv. 85-93) Sapia 85-105 Mi rivolsi a loro e: «O gente sicura , cominciai, «di vedere la luce divina a cui sola tende il vostro desiderio, possa (se) la Grazia divina presto dissolvere le scorie (resolva le scorie) della vostra coscienza, così che il fiume della memoria (la mente) scenda trasparente attraverso essa, ditemi, che mi sarebbe gradito, se qui tra voi c è qualche anima italiana (latina); e forse per lei sarà utile se io lo vengo a sapere (s i l apparo) . Purgatorio L invidia di Sapia 409

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato