La Divina Commedia

408 Canto XIII seconda cornice viene punito il peccato dell invidia che,Nella come suggerisce l etimologia del termine (dal latino in- videre, dove in- ha valore negativo: «guardare con sguardo bieco, malevolo ), passa per gli occhi. Il tema della vista è centrale nel canto, a cominciare dalla condizione dei penitenti, dagli occhi cuciti e dall aspetto misero, piagati dal cilicio e addossati a una parete di roccia livida che rispecchia, nell aspetto e nel colore, l isolamento e freddo livore tipici dell invidioso, contrapposti al calore e alla luce del sole cui (vv. 1-21) Sulla seconda cornice 1-21 Noi eravamo sulla sommità della scala, nel punto in cui per la seconda volta viene incisa la montagna che purifica dai vizi chi la sale. Lì una cornice corre tutt attorno al monte, così come la prima; se non che, la sua circonferenza (l arco) gira più strettamente. Non vi sono lì intagli né figure che si possano vedere; la costa del monte e la via da percorrere appaiono spoglie, del cupo colore della pietra. «Se qui aspettiamo qualcuno per chiedere , ragionava Virgilio, «temo che forse la nostra decisione (eletta; riferito alla strada da seguire) ritarderà troppo (troppo avrà d indugio) . Poi rivolse gli occhi al sole guardandolo fisso; fece perno sul piede destro (fece del destro lato a muover centro) e ruotò la parte sinistra del corpo. «O dolce sole, cui m affido per intraprendere il cammino nuovo, conduci noi , diceva, «come è necessario condurre per questo regno (quinc entro). Tu riscaldi il mondo, tu brilli sopra esso; se non vi è un altro motivo che si opponga (non ponta), i tuoi raggi ci siano guida costante . (vv. 22-42) Esempi di carità 22-33 Quanto spazio sulla Terra si misura un miglio, tanto noi eravamo andati avanti sulla cornice, in poco tempo, perché il nostro desiderio di proseguire era intenso (per la voglia pronta); quand ecco si sentirono volare verso di noi spiriti parlanti, incorporei (non però visti), i quali esprimevano esortazioni (cortesi inviti) all amore. La prima voce che passò volando pronunciò energicamente (altamente) Vinum non habent e dopo averci oltrepassato (dietro a noi; la voce arriva dalla direzione opposta, e prosegue dietro le spalle dei due poeti) lo andò ripetendo. E prima che non si udisse più, per via del suo allontanarsi, un altra Io sono Oreste , passò gridando, e anch essa non si fermò (anco non s affisse). 34-42 «Oh! , io dissi, «padre, che voci sono queste? . E appena io ebbi formulato la domanda, ecco la terza, che diceva Amate chi vi ha fatto del male . E il buon maestro: «Questo cerchio castiga la colpa dell invidia, e perciò sono ricavate dall amore (tratte d amor) le corde della frusta (gli esempi per incitare alla contrizione). Il freno deve essere di suono contrario (gli esempi di invidia punita); lo sentirai, credo, prima di arrivare al passaggio del perdono . Virgilio rivolge una commossa preghiera. L invidia è il peccato contrario alla carità, come ben dimostra la vicenda di Sapia senese. Nel suo intenso racconto, da cui emergono la forte personalità della donna, la consapevolezza della sua perversità terrena e, nello stesso tempo, la sua distanza dalle vicende che un tempo la esaltarono, ricompare il tema delle discordie civili, con l evocazione della battaglia di Colle Val d Elsa (1269) già introdotta dal personaggio di Provenzan Salvani ( Purgatorio XI). Noi eravamo al sommo de la scala, dove secondamente si risega 3 lo monte che salendo altrui dismala. Ivi così una cornice lega dintorno il poggio, come la primaia; 6 se non che l arco suo più tosto piega. Ombra non lì è né segno che si paia: parsi la ripa e parsi la via schietta 9 col livido color de la petraia. «Se qui per dimandar gente s aspetta , ragionava il poeta, «io temo forse 12 che troppo avrà d indugio nostra eletta . Poi fisamente al sole li occhi porse; fece del destro lato a muover centro, 15 e la sinistra parte di sé torse. «O dolce lume a cui fidanza i entro per lo novo cammin, tu ne conduci , 18 dicea, «come condur si vuol quinc entro. Tu scaldi il mondo, tu sovr esso luci; s altra ragione in contrario non ponta, 21 esser dien sempre li tuoi raggi duci . Quanto di qua per un migliaio si conta, tanto di là eravam noi già iti, 24 con poco tempo, per la voglia pronta; e verso noi volar furon sentiti, non però visti, spiriti parlando 27 a la mensa d amor cortesi inviti. La prima voce che passò volando Vinum non habent altamente disse, 30 e dietro a noi l andò re terando. E prima che del tutto non si udisse per allungarsi, un altra I sono Oreste 33 passò gridando, e anco non s affisse. «Oh! , diss io, «padre, che voci son queste? . E com io domandai, ecco la terza 36 dicendo: Amate da cui male aveste . E l buon maestro: «Questo cinghio sferza la colpa de la invidia, e però sono 39 tratte d amor le corde de la ferza. Lo fren vuol esser del contrario suono; credo che l udirai, per mio avviso, 42 prima che giunghi al passo del perdono.

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato