Verso l’esame di Stato – Allenarsi alla prima prova

Verso l esame di Stato Allenarsi alla prima prova Tipologia A Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano Le tre fiere: la simbologia della Commedia DANTE ALIGHIERI Inferno I, vv. 31-66 Comprensione e analisi 1 Dopo una prima lettura riassumi le vicende raccontate nei versi indicati. 2 Identifica il tempo e il luogo in cui si svolge l azione. Quali sono i versi che ti permettono di riconoscere le coordinate spazio-temporali? 3 Dopo aver brevemente illustrato cosa sia un simbolo (vedi pag. 29), riconosci i simboli presenti, riportali e spiegali. 4 Chiarisci il significato dei vv. 55-58 («E qual è quei che volontieri acquista,/ e giugne l tempo che perder lo face,/ che n tutti suoi pensier piange e s attrista;/ tal mi fece la bestia sanza pace ) e individua la figura retorica presente. 5 Nei versi indicati vengono descritte tre fiere: la lonza (vv. 31-36), il leone (vv. 44-48), la lupa (vv. 49-54). Soffermati, sugli aggettivi e sulle figure retoriche di cui si avvale Dante per descrivere le tre bestie. Interpretazione Per la domanda 3 e per l Interpretazione è opportuno leggere la scheda IL SIMBOLISMO MEDIEVALE. Partendo dai versi proposti in cui compaiono numerosi simboli, rifletti sull importanza del simbolismo nel mondo e nella letteratura medioevale. Sviluppa l argomento rintracciando e spiegando i simboli principali all interno dell intero canto I dell Inferno. Puoi anche approfondire l argomento tramite confronti con altri testi di Dante o con altri autori medioevali in prosa o in poesia. f Il simbolismo medievale 1. Jacques Le Goff, La civiltà dell Occidente medievale, Einaudi, Torino, 1981. «Nel pensiero medievale , scrive Le Goff «ogni oggetto materiale era considerato come la figurazione di qualcosa che gli corrispondeva su un piano più elevato e che diventava così il suo simbolo . Bisogna infatti considerare che l uomo medievale viveva immerso nella fede in Dio, il quale parlava all uomo attraverso la creazione: la natura, i cieli, la luce (cfr. Cantico delle Creature di San Francesco). Il simbolismo era perciò universale e consisteva nel nominare un animale, una persona, un oggetto per esprimere un altra realtà più profonda. «Per l uomo medievale minerali, vegetali, animali sono tutti simboli, anche se la tradizione si contenta di privilegiarne alcuni: fra i minerali le pietre preziose che colpiscono la sensibilità per il colore e evocano i miti della ricchezza, fra i vegetali le piante e i fiori citati nella Bibbia, fra gli animali le bestie esotiche, leggendarie e mostruose che solleticano il gusto per lo stravagante. Lapidari, florari, bestiari dove sono catalogati e spiegati quei simboli sono in primo piano nella biblioteca ideale del Medioevo. 1 In particolare, il simbolismo animale è fortemente presente nella Commedia così come in tutta la Bibbia, dove gli animali svolgono un ruolo fondamentale, a partire dal serpente del Paradiso terrestre fino al drago dell Apocalisse. Dante, come qualsiasi altro uomo medievale, vive immerso in un mare di simboli: tutto ciò che lo circonda significa qualcos altro, ogni elemento della natura e dell esistenza va oltre le apparenze, significa altro, perché fa parte dell intelligibile disegno divino. In questo mondo «il leone non era solo un leone, una noce non era solo una noce, un ippogrifo era reale come un leone, perché come quello era segno, esistenzialmente trascurabile, di una verità superiore (Umberto Eco, La metafora nel medioevo latino). 35 Inferno La selva oscura

La Divina Commedia
La Divina Commedia
Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato