Altre pagine altri percorsi – L’abbraccio fra le ombre

Altre pagine altri percorsi L abbraccio fra le ombre dell aldilà Nel canto II del Purgatorio dal numero delle anime purganti si stacca d un tratto un anima, in particolare, che tenta di abbracciare Dante con così tanto trasporto che anche il Fiorentino prova a fare altrettanto (vv. 80-81): Tre volte dietro a lei le mani avvinsi, e tante mi tornai con esse al petto. Dante riprende qui i versi dell Eneide, quando Enea tenta inutilmente di abbracciare l ombra del padre Anchise nei Campi Elisi. Per Dante l incontro con l amico Casella assume la stessa forza e lo stesso valore affettivo di quello di un figlio col padre. Nella storia letteraria l abbraccio nell aldilà ha origini antiche e risale ai poemi omerici. L abbraccio tra Ulisse e la madre Anticlea nell Odissea Nel libro XI dell Odissea l eroe Ulisse (Odisseo) con un rito propiziatorio evoca i defunti. Il sangue degli animali condotti al sacrificio viene fatto scorrere su una fossa, e lì intorno subito si affollano le anime. Il lugubre spettacolo presenta all eroe omerico una moltitudine di anime esangui; non c è distinzione tra anime beate e dannate, tra quanti operarono o morirono per la patria e chi commise azioni delittuose. I morti sono tutti nell Erebo come ombre impalpabili, vacuo riflesso di ciò che furono in vita, senza più, alcuna speranza di vivere. Una cupa tristezza e una profonda nostalgia dominano i defunti. Finalmente padre e figlio si possono riabbracciare. La scena che segue, chiara allusione all Odissea e all abbraccio di Ulisse e di Anticlea, è una delle più struggenti (vv. 700-702): Tre volte allora volle gettargli le braccia al collo, tre volte, invano afferrata, sfuggì dalle mani l immagine, pari ai venti impalpabili, simile al sogno alato. L abbraccio di morte nella Gerusalemme liberata Il poema di Torquato Tasso (1544-1595) intitolato Gerusalemme liberata (1581) racconta le battaglie e i duelli tra cristiani e saraceni durante la prima crociata. Nel canto XII (ottava 57, vv. 1-3) si descrive il combattimento tra Tancredi (cristiano) e l amata Clorinda (musulmana). Il paladino, ignaro dell identità dell avversario, sta combattendo contro l eroina musulmana. notte fonda. Dopo alcune ore accade che: Tre volte il cavalier la donna stringe con le robusta braccia, ed altrettante da que nodi tenaci ella si scinge. Ci troviamo proprio nel momento cruciale del poema di Tasso, laddove l incontro notturno tra i due combattenti di fazioni opposte si potrebbe tramutare in un appuntamento amoroso, invece si concluderà con la morte di Clorinda, uccisa proprio da quel Tancredi che la ama e che scoprirà l identità della donna solo quando le toglierà l elmo per battezzarla. L abbraccio non è qui nell oltretomba, ma prelude alla fine, quindi al passaggio dell anima di Clorinda nell aldilà. Alla vista della madre Anticlea Ulisse cerca di abbracciarla per tre volte; così racconta Omero (Odissea XI, vv. 206-208): Tre volte tentai e mi spinse ad abbracciarla il mio animo, e tre volte mi volò dalle mani simile a un ombra o a un sogno. e mie mani, all ombra simile o al sogno, volò via. L incontro di Enea ed Anchise nei Campi Elisi Il VI libro dell Eneide descrive la più nota delle catabasi (discese agli Inferi) della letteratura latina, quella di Enea sceso nell Ade per incontrare il padre Anchise, da poco morto, e conoscere da lui il destino del popolo troiano. La pietas di Enea, il valore fondamentale per i Romani, ovvero la devozione e l ossequio del cittadino per quanto gli è superiore (i genitori, i comandanti, la patria, gli dei), ha trionfato e gli ha permesso di superare difficoltà e fatiche. Facciamo il punto 1 In che senso l abbraccio di Ulisse e quello di Enea sono simili? 2 Perché nei versi in cui viene descritto l incontro tra Dante e Casella compare un allusione all abbraccio tra Enea ed Anchise? 3 In che senso Torquato Tasso utilizza l allusione all abbraccio tra Enea ed Anchise? Purgatorio Casella 327

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato