La Divina Commedia

Tu l sai, ché non ti fu per lei amara in Utica la morte, ove lasciasti 75 la vesta ch al gran dì sarà sì chiara. Non son li editti etterni per noi guasti, ché questi vive e Minòs me non lega; 78 ma son del cerchio ove son li occhi casti di Marzia tua, che n vista ancor ti priega, o santo petto, che per tua la tegni: 81 per lo suo amore adunque a noi ti piega. Lasciane andar per li tuoi sette regni; grazie riporterò di te a lei, 84 se d esser mentovato là giù degni . «Marz a piacque tanto a li occhi miei mentre ch i fu di là , diss elli allora, 87 «che quante grazie volse da me, fei. Or che di là dal mal fiume dimora, più muover non mi può, per quella legge 90 che fatta fu quando me n usci fora. Ma se donna del ciel ti move e regge, come tu di , non c è mestier lusinghe: 93 bastisi ben che per lei mi richegge. Va dunque, e fa che tu costui ricinghe d un giunco schietto e che li lavi l viso, 96 sì ch ogne sucidume quindi stinghe; ché non si converria, l occhio sorpriso d alcuna nebbia, andar dinanzi al primo 99 ministro, ch è di quei di paradiso. Questa isoletta intorno ad imo ad imo, là giù colà dove la batte l onda, 102 porta di giunchi sovra l molle limo: null altra pianta che facesse fronda o indurasse, vi puote aver vita, 105 però ch a le percosse non seconda. 73-75. Tu l sai ... sarà sì chiara: Catone si suicidò ma nel giorno del Giudizio Universale riprenderà il suo corpo (indicato dalla metonimia vesta) che sarà luminoso come quello dei beati tra cui siederà. Altra sarà la sorte dei suicidi, ai quali è sottratto il corpo e le loro spoglie sono i tronchi d albero della selva (Inf. XIII, 103-108). 76-81. Non son ... ti piega: Virgilio rassicura il custode del Purgatorio che essi non hanno violato alcuna legge, che Dante è vivo, che lui non è sotto la giurisdizione di Minosse (controlla i peccatori dal secondo cerchio in poi, invece Virgilio è nel primo cerchio del Limbo). Poi fa leva sui sentimenti umani di Catone, rievocando la figura della moglie Marzia, che nel Limbo prega il marito di considerarla sempre sua sposa ( Personaggi). Dante immagina che per Marzia i legami affettivi non si siano interrotti con la morte; Catone, invece, assurto alla funzione di custode del Purgatorio, deve Tu lo sai bene dato che per lei non ti fu doloroso morire in Utica, dove lasciasti il tuo corpo che nel giorno del Giudizio Universale sarà così luminoso. Noi non abbiamo infranto le leggi eterne, perché costui è ancora vivo e io non sono soggetto alla custodia di Minosse, ma ho la mia sede nel cerchio dove sono gli occhi puri della tua (moglie) Marzia, che nell atteggiamento ti prega, o anima virtuosa, di considerarla ancora tua sposa: in nome del suo amore, dunque, acconsenti al nostro desiderio. Lasciaci andare per le sette cornici del tuo regno, di ciò che hai fatto io ringrazierò lei, se non ti dispiace di essere ricordato laggiù . 85-90 Allora egli rispose: «Marzia fu così cara ai miei occhi, finché fui in vita, che feci tutto quello che mi chiese. Ora che si trova di là dal fiume infernale (l Acheronte), non può più commuovermi, per quella legge che fu stabilita quando io uscii fuori da quel luogo. 91-99 Ma se una donna del cielo, come tu dici, ti fa andare e ti guida, non c è bisogno che tu mi lusinghi: è sufficiente soltanto che tu mi preghi in suo nome. Vai, dunque, e cingi costui con un giunco liscio e lavagli il viso, in modo da cancellarne ogni traccia di sporcizia, perché non sarebbe conveniente presentarsi con gli occhi ancora offuscati dalla nebbia (infernale), davanti al primo ministro di Dio (sulla porta del Purgatorio), che è uno degli angeli. 100-105 Questa isoletta tutto intorno, nel punto più basso, laggiù dove si rifrangono le onde, produce dei giunchi sul molle terreno fangoso: nessun altra pianta che avesse delle fronde, oppure un rigido tronco, vi potrebbe crescere, perché non si piegherebbe all impeto (del vento e delle onde). essere distaccato dagli affetti terreni. 82. Lasciane ... sette regni: Virgilio chiede a Catone di concedere il passaggio attraverso il Purgatorio. Secondo la cosmologia dantesca le cornici del Purgatorio sono sette, corrispondenti ai sette peccati capitali; a esse si accede dopo aver attraversato la spiaggia in cui sostano tre categorie di peccatori. 84. mentovato: Parole in chiaro 85-90. Marz a ... fora: in vita Marzia fu profondamente amata dal marito, ma ora che si trova nel Limbo al di là dell Acheronte (il mal fiume) deve rispettare quella ferrea legge che separò gli eletti dai dannati. Cristo scese nel Limbo per liberare i patriarchi e alcuni spiriti eletti, fra i quali Catone stesso, morto circa ottanta anni prima della resurrezione di Cristo (Inferno IV, 46-63). 91-93. Ma se ... richegge: Catone rifiuta le lusinghe dell argomento umano addotto da Virgilio (Marzia rappresenta il mondo), ma accoglie la volontà di una donna del cielo, Beatrice. 94-96. Va dunque ... stinghe: Dante deve cingersi con il giunco schietto, che nasce in luoghi bassi, liscio, senza nodi, flessibile. Questo rito di purificazione allude allegoricamente a una professione di umiltà, premessa indispensabile per entrare nel regno del pentimento. L acqua, elemento purificatore per eccellenza, cancella dal viso del pellegrino il sucidume dell Inferno, ovvero le tracce del peccato. 98-99. primo ministro ... paradiso: il primo angelo, ministro di Dio, custodisce la porta del Purgatorio e sottoporrà Dante a un altro rito di purificazione. 100. ad imo ad imo: lungo la spiaggia, nella parte più bassa; imo o infimo è il superlativo di «basso . 103-105. null altra pianta ... seconda: solo una pianta che si pieghi e non faccia fronde può nascere alle pendici del Purgatorio. La pianta rigida e con fronde allude allegoricamente alla superbia. Purgatorio Catone 307

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato