CANTO XXIX – I falsari

Canto 29 Canto XXIX I falsari TEMPO LUOGO Sabato 26 marzo (o 9 aprile) 1300, verso le 13.30. Ottavo cerchio Nona e decima bolgia PECCATORI Ancora i seminatori di discordia, poi i falsari PENA I falsari sono oppressi e sfigurati da malattie ripugnanti: quelli che adulterarono i metalli sono afflitti dalla lebbra, che corrompe la loro persona come essi, in vita, corruppero la natura di ciò che falsificavano. PERSONAGGI Dante Virgilio Geri del Bello Griffolino da Arezzo e Capocchio da Siena Sommario « (vv. 1-36) Geri del Bello Dante si sofferma a osservare le anime della nona bolgia, ma Virgilio lo avverte che il tempo loro concesso sta per scadere. Dante crede che tra i seminatori di discordia possa esserci un suo parente: Virgilio conferma che tra essi era presente Geri del Bello, il quale gli ha rivolto un gesto minaccioso mentre Dante stava parlando con Bertran de Born. Il poeta osserva addolorato che forse il gesto di Geri è dovuto al fatto che la sua uccisione non è stata vendicata dalla famiglia. « (vv. 37-69) La pena dei falsari Arrivato al ponte della decima bolgia, Dante sente penosi lamenti, come quelli che si potrebbero udire se tutti i malati dei luoghi infestati dalla malaria fossero riuniti in un unico luogo; vi aleggia un fetore di membra in decomposizione. I due poeti scendono e la vista delle anime dannate dei falsari è simile a quello che si sarebbe visto nell isola di Egina durante la pestilenza. Le anime giacciono in gruppi: chi sul ventre, chi trascinandosi carponi, chi appoggiandosi alle spalle degli altri. « (vv. 70-139) Griffolino d Arezzo e Capocchio da Siena Dante vede due dannati appoggiati l uno alla schiena dell altro e ricoperti di croste, che si grattano con violenza come malati di scabbia. Virgilio si rivolge loro rivelando che sta mostrando l Inferno a una creatura ancora in vita. I due, assai meravigliati, si volgono a guardare Dante. Questi chiede chi siano, e uno dei due si fa riconoscere per l alchimista Griffolino d Arezzo, condannato al rogo dal vescovo di Siena per non avergli saputo insegnare a volare dopo averglielo promesso per scherzo. Dante accusa la frivolezza e la stupidità dei Senesi e l altro dannato, senese, si mostra d accordo con lui. Si rivela poi come l anima di Capocchio da Siena, famoso alchimista falsario di metalli e noto personalmente al poeta. : seminatori di disco OLGIAa a rdia 9 B 10 BOLGIA: falsari

La Divina Commedia
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