La Divina Commedia

«Chi fu colui da cui mala partita di che facesti per venire a proda? . 81 Ed ei rispuose: «Fu frate Gomita, quel di Gallura, vasel d ogne froda, ch ebbe i nemici di suo donno in mano, 84 e fé sì lor, che ciascun se ne loda. Danar si tolse, e lasciolli di piano, sì com e dice; e ne li altri offici anche 87 barattier fu non picciol, ma sovrano. Usa con esso donno Michel Zanche di Logodoro; e a dir di Sardigna 90 le lingue lor non si sentono stanche. Omè, vedete l altro che digrigna; i direi anche, ma i temo ch ello 93 non s apparecchi a grattarmi la tigna . E l gran proposto, vòlto a Farfarello che stralunava li occhi per fedire, 96 disse: «Fatti n costà, malvagio uccello! . «Se voi volete vedere o udire , ricominciò lo spa rato appresso 99 «Toschi o Lombardi, io ne farò venire; ma stieno i Malebranche un poco in cesso, sì ch ei non teman de le lor vendette; 102 e io, seggendo in questo loco stesso, per un ch io son, ne farò venir sette quand io suffolerò, com è nostro uso 105 di fare allor che fori alcun si mette . Cagnazzo a cotal motto levò l muso, crollando l capo, e disse: «Odi malizia 108 ch elli ha pensata per gittarsi giuso! . Ond ei, ch avea lacciuoli a gran divizia, rispuose: «Malizioso son io troppo, 111 quand io procuro a mia maggior trestizia . Alichin non si tenne e, di rintoppo a li altri, disse a lui: «Se tu ti cali, 114 io non ti verrò dietro di gualoppo, ma batterò sovra la pece l ali. Lascisi l collo, e sia la ripa scudo, 117 a veder se tu sol più di noi vali . 81-82. frate Gomita vasel d ogne froda: l espressione biblica vasel d ogne froda (Inf. II, 28) assume un significato negativo per un frate che sostituisce l attività politica a quella ecclesiastica e che fu un traditore del signore di Gallura, Nino Visconti ( Personaggi). 83. donno: forma contratta dal latino dominus come lo spagnolesco «don oggi usato per i sacerdoti e nell Italia meridionale per i personaggi importanti. 85. di piano: è una formula giuridica con cui si indica un assoluzione piena, ma si trattava di un processo sommario. L espediente dovette sembrare astuto a frate Gomita: in realtà Nino Visconti lo fece impiccare e la giustizia divina lo ha ancor più duramente punito. «Chi era colui dal quale hai detto di esserti allontanato con tuo danno per venire alla riva (della bolgia)? . 81-84 Egli rispose: «Fu frate Gomita, quel famoso di Gallura, ricettacolo (vasel) di ogni inganno, che ebbe in sua custodia i nemici del suo signore (donno) e li trattò in maniera tale, che tutti ne sono rimasti contenti. 85-90 Prese da loro del denaro e li lasciò liberi dopo un processo sommario, come egli dice; e negli altri uffici fu barattiere grandissimo, non certo da poco. solito stare insieme a lui don Michele Zanche di Logodoro e le loro lingue non si stancano mai di parlare della Sardegna. 91-93 Ahimè, vedete l altro diavolo come digrigna i denti; io parlerei ancora, ma temo che quello si prepari a graffiarmi la pelle . 94-96 E il gran capo (proposto), rivolto a Farfarello che strabuzzava gli occhi per meglio colpire, disse: «Spostati più in là, uccello malvagio! . (vv. 97-151) La zuffa tra i diavoli 97-105 «Se voi volete vedere e udire altri dannati , riprese poi il peccatore spaventato, «io farò venire su Toscani e Lombardi, ma i Malebranche se ne stiano un po in disparte (in cesso), in modo tale che i dannati non temano le loro punizioni; e io restando qui, in cambio di uno solo come me, ne farò emergere sette quando fischierò, come siamo soliti fare, quando qualcuno esce sulla superficie della pece . 106-108 Cagnazzo a tali parole alzò il muso, scrollando la testa, e disse: «Ma guarda un po che furberia ha escogitato per rigettarsi giù! . 109-111 Per cui il barattiere, che conosceva trappole (lacciuoli) in gran quantità, rispose: «Io sono troppo malvagio, poiché procuro un maggior tormento ai miei compagni . 112-117 Alichino non riuscì a trattenersi e, in contrasto con gli altri diavoli, disse al barattiere: «Se tu ti tuffi (ti cali), io non verrò ad acchiapparti, ma ti seguirò volando sopra la pece. Lasciamo che la sommità dell argine e l orlo (dell argine stesso) facciano da riparo, vedremo così se tu da solo vali più di noi . 88. Michel Zanche: un altro barattiere di cui si hanno scarse notizie ( Personaggi). 93. a grattarmi la tigna: l espressione di tono popolaresco significa «graffiarmi . La tigna è una malattia della pelle e in senso mo rale indica che i barattieri sono una ripugnan te malattia della società dell epoca. 94. E l gran proposto: espressione altiso nante per definire Barbariccia come capo del drappello; l effetto è per contrapposizione comico. 97-99. Se voi volete ... venire: Ciampolo finge di voler compiacere Dante e Virgilio, facendo affiorare a un segnale convenuto (un fischio) altri barattieri toscani e lombardi; la proposta risulta molto allettante per i diavoli, cui promette sette vittime da scuoiare. 106-111. Cagnazzo trestizia: Cagnazzo intuisce che Ciampolo vuole ingannarli e lo accusa di furbizia; il dannato allontana il so spetto riprendendo il termine malizia, ma con il significato di «malvagio , come se dicesse: «sono veramente cattivo ad aggravare le soffe renze dei miei compagni . 112-117. non si tenne vali: Alichino ha abboccato e lancia una sfida, ma non si è re so conto che è stato Ciampolo a provocare la sua reazione: essendo molto rapido nel volo, propone a Ciampolo di tuffarsi men tre lui cercherà di acchiapparlo e poi si vedrà se un dannato può mai essere più bravo di un diavolo. Inferno Ciampolo di Navarra 195

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato