CANTO XVII – Gerione

Canto 17 Canto TEMPO Sabato 26 marzo (o 9 aprile) 1300, all alba XVII Gerione LUOGO Settimo cerchio, terzo girone. Ripa scoscesa PECCATORI Violenti contro Dio nell arte, che gli è quasi nepote: gli usurai PENA PERSONAGGI Stanno rannicchiati sulla sabbia rovente sotto una pioggia di fuoco. Il contrappasso è dato dal ricordo delle fiamme con le quali Dio distrusse le corrotte città di Sodoma e Gomorra. Dante - Virgilio - Gerione - membri delle famiglie dei Gianfigliazzi e degli Obriachi - Reginaldo degli Scrovegni - Vitaliano del Dente - Giovanni Buiamonte dei Becch Sommario « (vv. 1-27) Descrizione di Gerione Virgilio annuncia l arrivo di Gerione, simbolo della frode che non si ferma davanti a nulla e tutto infesta. Il mostro ha un solo corpo, ma di tre nature: volto umano, zampe di leone e tronco di serpente. Approda come una nave accostando il busto e la testa a riva, ma lasciando pendere nel vuoto la velenosa coda di scorpione. « (vv. 28-75) Gli usurai Dante scorge sul sabbione una schiera di dannati, l ultima dei violenti: sono gli usurai. Mentre Dante viene invitato a recarsi da loro, Virgilio tratterà con Gerione per convincerlo a trasportarli sulle spalle sino al cerchio seguente. Gli usurai stanno seduti sulla sabbia infuocata, cercando vanamente di proteggersi dalle fiamme che scendono dal cielo. Dante non riconosce alcun dannato, ma identifica dagli stemmi che recano sulla borsa appesa al collo alcune nobili famiglie fiorentine, i Gianfigliazzi e gli Obriachi, e un padovano degli Scrovegni. « (vv. 76-136) La discesa sul dorso di Gerione Quando Dante torna da Virgilio, questi è già sulle spalle di Gerione. Tremando di paura come un ammalato di febbre quartana, Dante monta in groppa alla fiera. Il mostro retrocede come una barca che si stacchi dalla riva e comincia a volteggiare nel vuoto. Dante è atterrito come Fetonte, che perse le redini del carro del cielo, e come Icaro, quando sentì sciogliersi la cera che gli teneva attaccate al dorso le ali. In basso cominciano ad apparire i fuochi dell ottavo cerchio e si odono i lamenti dei dannati. Gerione, crucciato per non aver catturato nessuna preda, deposita i due passeggeri e si dilegua rapido come una freccia scoccata dall arco. ntro Dio, natura, arte: bestemmiat lenti co ori, so o i v : dom NE iti, u O o s c c s e a s p a i R R sura I G i 3°

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato