Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3

ribalta la concezione del mercato e del prodotto. Per massimizzare il loro profitto, le organizzazioni devono essere capaci di adattare il prodotto a quelle che sono le richieste specifiche dei clienti e dunque passare dalla produzione di grandi quantità di prodotti altamente standardizzati a quantità variabili di prodotti personalizzati. Taiichi Ohno, manager e ingegnere della Toyota, identificò i principi della produzione snella nel cosiddetto just in time ( giusto in tempo ) e nella cosiddetta fabbrica a sei zeri: zero stock; zero difetti; zero tempi morti di produzione; zero conflitto; zero tempo di attesa per il cliente; zero burocrazia. Le linee di produzione assumono una forma a U, in modo che gli operai possano vedere ciò che accade nelle diverse fasi del processo produttivo, intervenendo nel caso vi siano difetti e autocorreggendo l errore in tempo reale. questo il cosiddetto principio di auto-attivazione, che restituisce agli operai una maggiore autonomia e discrezionalità nell eseguire il lavoro: a fronte di gravi errori o problemi, essi ora possono addirittura fermare la produzione. Nella fabbrica toyotista il baricentro della produzione si sposta quindi dagli uffici dei manager alle officine: i tecnici si calano nei gruppi di lavoro (in produzione) e i manager diventano responsabili dei risultati delle unità loro assegnate. Ciò porta a costruire un senso di comunità, indispensabile al fine di garantire la collaborazione tra i lavoratori. L organizzazione dev essere capace di costruire attivamente tale senso di comunità attraverso la gestione della cultura organizzativa. Essa comprende quell insieme di valori, simboli, artefatti e rituali tipici dell organizzazione che producono un senso di appartenenza in chi lavora, stimolando così l impegno. Gli Il taylor-fordismo (prima immagine) e il toyotismo (seconda immagine) riflettono due modalità differenti di pensare alla produzione: il primo si basa sulla definizione rigida di tempi e mansioni della catena di montaggio per vendere grandi quantitativi di prodotti standardizzati; il secondo, invece, crede in una produzione personalizzata , da variare a seconda delle richieste dei clienti, e in cui gli operai possano collaborare attivamente in ogni fase del loro lavoro. 370 | unità 5 |

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane