Le organizzazioni: i modelli produttivi

A circa mezzo secolo di distanza, i lavori di Bell e Touraine appaiono quasi come una profezia: le tecnologie digitali hanno dato un ulteriore impulso ai processi di automazione del lavoro; le professioni più ambite richiedono conoscenze sempre più esperte; i movimenti sociali, più che i tradizionali partiti, orientano il dibattito politico e cercano di dialogare con le istituzioni: si pensi, per esempio, alla questione dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale. NUOVE DISCIPLINE E TEORIE N SOCIALI LA SOCIET POST-INDUSTRIALE è basata SULLA PRODUZIONE DI SAPERE SUL SETTORE TERZIARIO SUL SAPER FARE implica NUOVI TEMI DI RIVENDICAZIONE SOCIALE SULL AUTOMAZIONE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE SULLE TECNOLOGIE DIGITALI che portano a disoccupazione i per la manodopera nascita di nuove figure professionali 2.2 LE ORGANIZZAZIONI: I MODELLI PRODUTTIVI | I modelli produt- tivi che avevano segnato il Novecento sono essenzialmente due. Il taylor-fordismo. Nato durante gli anni Venti negli Stati Uniti nelle fabbriche automobilistiche della Ford, è immortalato nell immagine degli operai che, all interno di grandi ambienti produttivi, lavorano alla catena di montaggio. Essa è l applicazione della cosiddetta organizzazione scientifica del lavoro teorizzata da Frederick W. Taylor (1858-1915), da cui il nome taylor-fordismo. Secondo Taylor, l organizzazione del lavoro poteva essere scientifica grazie a una rigida definizione di tempi e metodi. Ovvero, scomponendo i processi di lavoro in tante micro-fasi, calcolando i tempi minimi necessari per ognuna di esse, e assumendo operai specializzati capaci di rispettare tali tempi. Con l introduzione della catena di montaggio, infatti, sono i pezzi ad arrivare agli operai e il ritmo del lavoro è dettato dalla macchina. Per limitare gli sprechi di tempo, il singolo operaio deve concentrarsi unicamente sulla sua mansione, senza bisogno di conoscere le diverse fasi del processo produttivo né di comunicare con i colleghi. Il modello taylor-fordista era pensato per un mercato e una produzione di massa: vendere grandi quantità di prodotti il più possibile standardizzati. Il toyotismo. Sul finire degli anni Settanta si assiste alla rapida ascesa nel mercato automobilistico dell industria giapponese, il cui modello si ispira invece alla cosiddetta produzione snella (lean production). Tale modello | Una società sempre più digitale | 369

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane