3.2 La sociologia formale
Considerando la società il risultato dell’insieme delle interazioni tra gli individui, Simmel è sicuramente più vicino a Weber che a Durkheim. Se, tuttavia, l’analisi di Weber si concentrava sulle azioni individuali e la loro razionalità, la prospettiva di Simmel mira a riconoscere le forme astratte e ricorrenti assunte dalle relazioni e dalle interazioni tra gli individui. Per tale ragione il suo approccio viene definito con l’espressione sociologia formale.
La vita sociale è costituita da due differenti elementi: la forma e il contenuto delle interazioni. Mentre altre discipline, come l’economia, si occupano del contenuto, la sociologia si deve occupare anche delle forme astratte assunte dalle interazioni, depurate dalle contingenze e dalle situazioni specifiche che si creano di volta in volta.
Esempio: il rapporto tra l’insegnante e gli studenti dipende in parte dal “contenuto” delle materie studiate e in parte dalla “forma” tipica che assume la loro interazione; il docente assegna i compiti e fa le domande mentre lo studente deve fare i compiti e rispondere alle domande.
Anche se Simmel non fa mai riferimento esplicito a termini come “norme”, “aspettative” o “ruoli sociali”, le forme di cui egli parla possono essere spiegate come la necessità individuale di adattare i propri comportamenti ai ruoli diffusi nella società.
Esempio: uno studente, in primo luogo, si deve comportare con l’insegnante secondo il ruolo che viene riconosciuto adeguato per lui: salutarlo, rispondere alle interrogazioni e ascoltare durante le lezioni.
Le motivazioni delle azioni sociali sono dunque da ricercare tanto nei contenuti (ovvero gli aspetti contingenti dell’interazione), quanto nella forma delle relazioni.
Esempio: quando l’insegnante riprende uno studente per non aver studiato a sufficienza, lo fa sia perché quest’ultimo non risponde alle domande specifiche della materia (il contenuto), sia perché è proprio del ruolo dell’insegnante spingere gli alunni a studiare di più e rimproverarli nel caso in cui non lo facciano.
La relazione tra insegnante e studente rappresenta una forma astratta, un modello tipico dell’interazione in un particolare ambito della società, come quello della scuola.
Un’analisi “formale” delle interazioni consiste dunque nel riconoscere, all’interno di fenomeni concreti, i modelli astratti di relazioni tra gli individui, che ricorrono in modo simile all’interno delle molteplici esperienze sociali, per poi confrontarli fra loro. Si può paragonare per esempio il modello del rapporto tra studente e insegnante con quello tra lo studente e il compagno di classe, indipendentemente dai caratteri dei singoli individui o dai contenuti specifici della loro relazione, mettendone così in luce differenze e aspetti simili.