6 IL CLOUD E LE SUE APPLICAZIONI

6 IL CLOUD E LE SUE APPLICAZIONI

Il cloud storage

Quando si lavora sui dischi locali, come per esempio l’hard disk del PC di casa, i file che vengono salvati risultano disponibili solo su quel dispositivo. Per poterne usufruire su altri device è necessario salvarne una copia su una memoria esterna (chiavetta USB o HD esterno) e portarla con sé. Però è possibile dimenticare il supporto di memorizzazione a casa o che questo venga perso o danneggiato. Senza contare il fatto che se più copie dello stesso file vengono condivise ed elaborate da persone diverse, quello che si ottiene è un insieme di contenuti incoerenti e non allineati fra di loro, con modifiche presenti in alcuni file ma non in altri.


La diffusione dei dispositivi mobili ha reso possibile l’accesso a Internet praticamente in ogni luogo e questa connettività estrema ha favorito il passaggio dall’utilizzo di supporti mobili di archiviazione (come la chiavetta USB), al salvataggio dei dati direttamente su Internet (cloud) L’adozione di un unico “serbatoio” comune a tutti gli utenti e dispositivi autorizzati ha così risolto le principali problematiche legate all’utilizzo condiviso dei file.


Il  cloud storage è uno spazio di archiviazione dislocato fisicamente su più server che vengono gestiti da una società (cloud provider) responsabile di mantenere i dati disponibili e accessibili, conservandoli in un ambiente fisico protetto e funzionante.


L’utente può immaginare il proprio spazio di archiviazione personale come un hard disk remoto al quale è possibile accedere in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, a patto di poter usufruire di una connessione a Internet.


I file salvati nel cloud sono ridondati, cioè vengono duplicati dal provider, anche più volte, e distribuiti fisicamente su diversi supporti hardware. Questo garantisce un’elevata tolleranza ai guasti, e solleva l’utente dal doversi preoccupare di mantenere copie di backup dei propri dati.

Molti provider (per esempio Microsoft, Google, Dropbox, Amazon e Apple) forniscono spazi di archiviazione gratuiti agli utenti che si registrano con id e password, che possono essere ampliati in qualunque momento scegliendo le opzioni a pagamento.

Una volta effettuata la registrazione i file possono essere caricati, modificati, cancellati, scaricati tramite il browser o utilizzando le applicazioni per dispositivi fissi o mobili, che possono essere scaricate in locale e sincronizzate con il cloud.


Oltre al cloud storage alcuni provider come Microsoft e Google forniscono altri servizi e applicazioni di  workgroup (per esempio Microsoft Office Online, Google G Suite). I fornitori dei servizi si occupano dell’installazione e dell’aggiornamento dei software; l’utente deve solo utilizzarli.

Grazie a questi servizi la condivisione dei documenti diventa pratica e veloce: gli utenti possono collaborare lavorando anche contemporaneamente sugli stessi file, per i quali la coerenza dei contenuti viene garantita dal sistema.

Lo sapevi che

Il termine cloud storage indica genericamente l’archiviazione su Internet.

Internet, infatti, può essere immaginato come una nuvola, sempre presente sopra alla testa delle persone, ovunque si trovino. Anche negli schemi progettuali, la rete Internet viene spesso rappresentata con una nuvola, che ha lo scopo di costituire un’astrazione della complessa infrastruttura sottostante.

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  educazione civica
CLOUD E AMBIENTE

Le società che utilizzano gli strumenti in cloud riducono una parte dell’hardware utilizzato, producendo meno materiali informatici da smaltire a fine vita. Inoltre consumano meno energia elettrica sia per alimentare i dispositivi, sia per raffreddare i locali server. Il loro impatto ambientale è ridotto e contribuiscono a rendere l’economia maggiormente sostenibile.

Microsoft OneDrive e Google Drive

Indipendentemente dall’interfaccia che viene presentata nella finestra del browser e dalla diversa posizione in cui possono trovarsi gli elementi, tutte le applicazioni di cloud storage garantiscono la possibilità di accedere ad alcune funzionalità di base che sono comuni a tutti i servizi di questo tipo.

Di seguito, analizzeremo due cloud storage tra i più utilizzati:

  • Microsoft OneDrive (abbreviato in OneDrive): messo a disposizione da Microsoft;
  • Google Drive (abbreviato in Drive): fornito da Google.

Per accedere a:

  • OneDrive: digitare sul browser l’indirizzo https://www.microsoft.com/it-it/microsoft-365/onedrive/online-cloud-storage, fare clic sul pulsante Accedi ed entrare con le proprie credenziali;
  • Drive: digitare sul browser l’indirizzo https://www.google.com/intl/it_it/drive/, fare clic sul pulsante Vai a Drive ed entrare con le proprie credenziali.

Si apre una nuova scheda nel browser in cui viene visualizzata l’interfaccia web attraverso la quale è possibile interagire con lo spazio di archiviazione.

Si può immaginare questa interfaccia come se fosse il desktop del server, attraverso il quale poter lavorare su file e cartelle salvati sull’hard disk remoto. La schermata è la home page del cloud storage, alla quale è sempre possibile tornare facendo clic sul pulsante Home page (in entrambi i casi corrisponde al nome del cloud storage).

Nella parte centrale, in alto, è presente una casella di ricerca nella quale scrivere le parole chiave per cercare i contenuti.

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 OneDrive

Per intervenire su file e cartelle, OneDrive utilizza due menu a tendina molto intuitivi:

  • Nuovo: con il quale creare nuove cartelle (alle quali è possibile dare il nome desiderato) o nuovi file utilizzando una delle applicazioni disponibili;
  • Carica: con il quale caricare file e cartelle sul cloud prelevandoli dal proprio disco locale.

I file e le cartelle vengono visualizzati nell’area centrale che è molto simile al desktop di Windows offline.


 Drive

Per intervenire su file e cartelle si può fare clic sul pulsante Nuovo  o su Il mio Drive. Si aprono dei menu a tendina equivalenti attraverso i quali è possibile sia creare nuovi file utilizzando le diverse applicazioni, sia caricare file o cartelle provenienti dal disco locale.

I file e le cartelle vengono visualizzati nell’area centrale che include anche un Accesso rapido ai file utilizzati di recente.

L’aspetto del “desktop” può essere modificato facendo clic sul pulsante delle opzioni di visualizzazione OneDrive / Drive.

In OneDrive è possibile scegliere tra quattro tipi di visualizzazione: Elenco, Elenco compatto, Riquadri o Foto. In Drive, invece, sono possibili solo due visualizzazioni: Elenco o Griglia.

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 OneDrive

Utilizzando il menu laterale è possibile visualizzare sul “desktop“ l’elenco completo dei file (I miei file), gli eventuali file o cartelle aperti recentemente (Elementi recenti), le immagini (Foto), gli elementi condivisi da/con altri utenti (Elementi condivisi). È anche possibile accedere al Cestino ed eventualmente svuotarlo.


Per intervenire sugli elementi del “desktop” si deve per prima cosa selezionare il file (o la cartella) facendo clic sul box di spunta che compare nell’angolo in alto a destra, portando il puntatore sull’elemento.

Selezionando il file (o la cartella), compare un nuovo menu (posto in alto) con il quale è possibile eliminare, spostare, copiare, rinominare o condividere il file (o la cartella).


Facendo clic su Condividi si apre un menu dal quale è possibile:

  • indicare un indirizzo di posta elettronica attraverso il quale condividere il file (o la cartella);
  • fare clic sul pulsante Copia collegamento per generare un URL univoco, associato al file o alla cartella in questione, che può essere copiato, incollato e condiviso.
 Drive

Utilizzando il menu laterale è possibile visualizzare sul “desktop” l’elenco completo dei file (Il mio Drive), quelli condivisi da/con altri utenti (Condivisi con me), gli eventuali file o cartelle aperti recentemente (Recenti) e quelli segnalati come importanti (Speciali). È anche possibile accedere al Cestino ed eventualmente svuotarlo.


Per intervenire sugli elementi del “desktop” per prima cosa selezionare il file (o la cartella) facendo clic destro. Dal menu contestuale che si apre è possibile eliminare, spostare, copiare, rinominare, condividere ecc. il file (o la cartella).


Per condividere un file (o una cartella) è possibile selezionare:

  • Condividi: indicando un indirizzo di posta elettronica attraverso il quale condividere il file;
  • Ottieni link: che consente di condividere il file (o la cartella) generando automaticamente un URL univoco associato all’elemento.
Entrambi i cloud storage danno la possibilità di accedere a servizi e applicazioni fornite dal cloud provider.
 OneDrive

In OneDrive fare clic sul pulsante Applicazioni  che si trova in alto a sinistra.

Si apre un menu a tendina che consente di accedere alle applicazioni Microsoft 365 come Word, Excel, PowerPoint (che già conosciamo), Outlook per la gestione della posta elettronica, OneNote, To Do e Calendario per la gestione di appunti, attività e scadenze, Skype per videochiamate e videoconferenze e altre applicazioni visualizzabili facendo clic su Tutte le app.

 Drive

In Drive fare clic sul pulsante Applicazioni  che si trova in alto a destra.

Si apre un menu a tendina che consente di accedere ad applicazioni equivalenti a quelle di Microsoft Office, come Documenti, Fogli, Presentazioni e ad altre applicazioni e servizi come la posta elettronica Gmail, Meet per le videochiamate e le videoconferenze, Foto per la gestione delle fotografie e altro ancora, raggiungibili scorrendo il menu fino in fondo e facendo clic su Altro da Google.

Entrambi i servizi, inoltre, mettono a disposizione una guida consultabile facendo clic sul pulsante Guida OneDrive /Assistenza Drive.

Per uscire dal cloud storage e scollegare l’account (logout) fare clic sul cerchio in alto a destra che identifica l’utente e selezionare Esci del menu a tendina.

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Dal desktop al cloud

Come abbiamo anticipato, sia Microsoft sia Google mettono a disposizione una serie di applicativi online gratuiti con i quali è possibile creare, aprire, modificare e salvare file direttamente sul cloud storage.


Gli applicativi forniti da Microsoft sono quelli di Office tra cui Word, Excel e PowerPoint in versioni ridotte e con un limitato numero di strumenti, ma con funzionamento simile a quelli offline (▶ unità 6, 7 e 8).

Google fornisce una versione di applicativi equivalenti: Documenti per la videoscrittura, Fogli per i fogli di calcolo e Presentazioni per le presentazioni con diapositive, il cui funzionamento è molto simile a quello della suite di Office ed estremamente intuitivo.

I documenti creati sui cloud storage, possono essere condivisi con altri utenti e le modifiche possono essere effettuate sia da chi ha creato il file, sia dai suoi collaboratori, anche contemporaneamente. Tutte le variazioni effettuate sul documento vengono sincronizzate e, in caso di conflitto, è possibile scegliere quale versione conservare. Lo stesso documento condiviso può essere visualizzato e modificato sia tramite la versione desktop sia tramite quella del programma applicativo associato al tipo di file.

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Tecnologie informatiche per il primo biennio