Cibo e memoria

ne alimentare. Questa facile accessibilità a prodotti e cucine provenienti da ogni angolo del mondo, questa globalizzazione dei gusti , sta mettendo in serio pericolo i patrimoni culinari locali. Si tratta di un esempio di grave perdita di etnodiversità, cioè della varietà dei patrimoni locali di conoscenze, abitudini, saperi pratici che contraddistinguono le diverse culture nel loro rapporto con il contesto in cui si sono storicamente sviluppate. L era dei fast-food , come è stato definito il momento storico dal dopoguerra in poi, cerca di rendere i vari mcpanini e le patatine fritte dei sapori tradizionali in ogni parte del mondo. Lo scrittore Paul Ariès (n. 1959) afferma in questo senso che «il consumatore di hamburger diviene così un uomo senza storia, senza memoria, che non mangia più per desiderio o per tradizione, ma per bisogno impulsivo o imitativo . IL CIBO contribuisce sta diventando può veicolare A FORMARE L IDENTIT SOCIALE DI UNA PERSONA UN ELEMENTO SEMPRE PI GLOBALIZZATO SENTIMENTI DI ORGOGLIO NAZIONALE E DI XENOFOBIA in quanto con rafforza l appartenenza a un gruppo il rischio di perdere patrimoni culinari locali costituisce tit i UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE SOCIOCULTURALE UNO SPECCHIO DELLA STORIA DEI CONTATTI TRA CULTURE 3.3 CIBO E MEMORIA | Il cibo, oltre a nutrirci, ci regala delle sensazioni e delle vere e proprie emozioni, perché ha il potere di risvegliare memorie sedimentate. In particolare, se nel corso della nostra vita siamo stati esposti a lungo a un tipo di cucina, ogni volta che ri-assaporiamo le stesse fragranze e ricette, ricordiamo situazioni e persone del passato. Quando un sapore si affaccia agli organi sensoriali umani (olfatto e papille gustative), ciascun individuo compie un viaggio emotivo a ritroso, un viaggio della memoria: un cibo potrebbe riportare alla mente l infanzia, un tempo perduto esteriormente ma assolutamente vitale ed energico dentro di noi, oppure luoghi e tempi della vita legati a ricordi. La potenza di un sapore è quindi la capacità di far rivivere determinate sensazioni. Per l antropologia questa associazione di sapore e memoria è molto importante perché è un operazione squisitamente culturale. Le proprietà che distinguono il cibo, quali l odore, il sapore, la consistenza e il colore, permangono negli anni e sostanziano i racconti della memoria, quelli legati al quotidiano, vissuti nell intimità del focolare domestico e anche quelli che scandiscono le occasioni eccezionali, le cerimonie e le feste. Mangiare è, perciò, un gesto ripetitivo e naturale, ma allo | Pratiche dell identità | 165

I colori dell’Antropologia
I colori dell’Antropologia
Secondo biennio e quinto anno del liceo delle Scienze umane