I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il primo Novecento Dentro il testo Un poeta privo di certezze L ombra sul muro Il significato della negazione Asperità e aridità 864 I contenuti tematici Non chiederci la parola apre la sezione degli ossi brevi che dà il titolo all intera raccolta. Montale colloca il componimento in questa posizione privilegiata enfatizzandone così la funzione di manifesto , in cui sinteticamente espone il suo modo di intendere la poesia. Per farlo sceglie una modalità dialogica, rivolgendosi a un tu non meglio precisato, da parte di un noi che vorrebbe sottintendere un intera generazione di individui e di artisti, privi delle certezze ideologiche che avevano sostenuto l opera dei loro predecessori, come Carducci, Pascoli e soprattutto d Annunzio. Ai proclami di quest ultimo il poeta oppone un sapere solo negativo, che respinge sul piano filosofico-conoscitivo prima ancora che politico le verità positive e il vitalismo allora dominante, andando molto al di là del semplice, sia pur significativo, rifiuto nei confronti della dittatura fascista, da poco al potere. Montale mutua da Leopardi un pessimismo inflessibile, che dà origine a una visione del mondo al tempo stesso rinunciataria e coraggiosa. Se il «male di vivere è la norma, infranta soltanto dallo sporadico sbocciare di un laico «miracolo , compito del poeta non è consolare gli afflitti o rimettersi a una fede pacificante, ma squarciare il velo dell apparenza e stabilire con il lettore una solidarietà fondata sulla comune consapevolezza di una realtà amara e irriducibile a una formula (v. 9) precostituita. Tale approccio è sintomo di uno stato di crisi personale e storica, in cui qualunque dogma finirebbe con il somigliare a un fiore dalle tinte troppo vivaci nel polveroso prato (v. 4) dell esistenza. Eppure esistono uomini che non vedono la propria ombra, che non vivono cioè la sofferenza di una divisione interiore e procedono per la loro strada noncuranti e sereni, in armonia con sé stessi e con il prossimo. Nei confronti della loro inconsapevolezza il poeta prova un misto di compassione e ironia. Il suo relativismo gli impedisce di credere che la poesia possa offrire soluzioni o formule chiarificatrici. Eppure Montale non si abbandona al nichilismo e si dispone comunque a lasciare aperta una porta: Codesto solo oggi possiamo dirti, / ciò che non siamo, ciò che non vogliamo (vv. 11-12). La porta aperta è quella dell oggi: domani, chissà, potrebbe apparire un «varco . Le scelte stilistiche La struttura della lirica si basa su due strofe dichiarative che ne incorniciano una descrittiva. Il dominio della negatività è stabilito dagli imperativi che all inizio della prima e della terza strofa anticipano le intenzioni dell interlocutore (Non chiederci, Non domandarci) e viene fissato definitivamente dalla sentenza dell ultimo verso, in cui i due non ritornano, rinforzati dal corsivo. All argomentazione fa riscontro un esemplificazione condotta, come di consueto, in termini estremamente concreti. Il polveroso prato del v. 4 attiva infatti la descrizione della strofa successiva: un uomo che cammina e la sua ombra proiettata su un muro scalcinato. Quest uomo tranquillo e indifferente, che non si preoccupa della propria ombra (vale a dire della condizione problematica dell uomo nel mondo, del suo essere interiormente diviso), assomiglia agli «uomini che non si voltano di Forse un mattino andando in un aria di vetro ( T10, p. 870): anche qui è la negazione a caratterizzarne l atteggiamento. In altre parole, il poeta non vuole essere come coloro che si sottragono a una conoscenza lucida della realtà. Il messaggio di Montale si modella in qualche storta sillaba e secca come un ramo (v. 10), dove l allitterazione* della s e l iperbato* concorrono a sottolineare la natura aspra

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi