T7 - Non chiederci la parola

Eugenio Montale Ossi di seppia Verso le competenze COMPRENDERE 1 Assegna un titolo a ogni strofa del componimento. 7 Al v. 15 i sensi di quest odore sono retti dal verbo si ascolta (v. 13): di quale figura retorica si tratta? 2 Riassumi gli elementi essenziali di poetica che Montale delinea nel testo. a Metafora. b Analogia. 3 Quando dilaga (v. 32) il profumo dei limoni? c 4 Spiega l immagine finale delle trombe d oro della solarità. d Allegoria. ANALIZZARE 5 Individua i riferimenti ai sensi presenti nel componimento. 6 Evidenzia nel testo gli enjambement. Sinestesia. INTERPRETARE 8 Come viene risolto il tradizionale confronto tra città e campagna? 9 In che modo possiamo leggere il messaggio della lirica: in chiave positiva o negativa? Perché? Non chiederci la parola T7 Scritta nel 1923 e collocata in apertura della sezione Ossi di seppia, è una delle poesie più celebri della letteratura italiana del Novecento. Montale vi definisce la sua poetica per via negativa, nella convinzione che sia possibile esprimere soltanto ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. L impossibilità di interpretare la realtà METRO 3 quartine polimetriche, con prevalenza di endecasillabi; le prime due a rima incrociata (ABBA, CDDC), l ultima a rima alternata (EFEF). Ai vv. 6-7 la rima è ipermetra (amico : canicola). Non chiederci la parola che squadri da ogni lato l animo nostro informe, e a lettere di fuoco lo dichiari e risplenda come un croco perduto in mezzo a un polveroso prato. 5 10 Ah l uomo che se ne va sicuro, agli altri ed a se stesso amico, e l ombra sua non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato muro! Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. 1 che squadri da ogni lato: che definisca con precisione. 2 informe: privo di forma definita e quindi di ogni certezza positiva. a lettere di fuo co: con lettere marchiate a fuoco, cioè im- presse in modo indelebile. 3 croco: fiore dello zafferano, che può es- sere di colore giallo sgargiante. che il sole nell ora più calda (canicola)proietta su un muro scrostato. 10 sì: bensì, ma soltanto. 7-8 e l ombra muro: e non si cura della sua ombra (cioè della parte oscura di sé), 863

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi