Igino Ugo Tarchetti

Il secondo Ottocento Igino Ugo Tarchetti La vita La carriera militare Igino Tarchetti nasce a San Salvatore Monferrato, in Piemonte, nel 1839, da una famiglia borghese benestante. Dopo gli studi liceali, entra nell esercito e diventa ufficiale. A partire dal 1861 è con il suo reggimento a Foggia, Lecce, Taranto e Salerno, nell ambito della guerra al brigantaggio ingaggiata dal neonato governo italiano. Il legame con gli Scapigliati Nel 1864, ottenuto un periodo di aspettativa per ragioni di salute, Tarchetti è a Milano, dove entra in contatto con gli ambienti scapigliati in particolare, stringe un forte legame con lo scrittore e giornalista Salvatore Farina e fonda, con alcuni amici, un cenacolo letterario. In omaggio a Foscolo, assume il nome di Ugo. Assegnato dall esercito a Parma, lì conosce la cugina del suo diretto superiore, una donna nevrotica e malata che ispira il personaggio di Fosca, protagonista del suo omonimo romanzo. Gli anni milanesi Abbandonato definitivamente l esercito nel 1865, Tarchetti si stabilisce a Milano, dove conduce una vita turbolenta e bohémien. Frequenta il salotto della contessa Clara Maffei e le redazioni dei periodici radicali, come il Gazzettino Rosa . Già malato di tisi, muore nel 1869, in seguito a un attacco di febbre tifoidea. Le opere Gli esordi letterari di Tarchetti si collocano alla metà degli anni Sessanta dell Ottocento, quando le prime puntate del suo romanzo Paolina compaiono sulla Rivista minima . Tra il 1866 e il 1867 pubblica su Il Sole il romanzo Una nobile follia. Drammi della vita militare; successivamente nel 1869 sulla rivista Il Pungolo esce Fosca, mentre postumi saranno editi, tra le altre opere, i Racconti fantastici e le poesie della raccolta Disjecta. L ossessione per la morte: Fosca L antimilitarismo di Una nobile follia 86 I temi centrali nell opera di Tarchetti sono quelli della morte e della malattia, temi che emergono in uno dei suoi testi più importanti, il romanzo Fosca. La protagonista, una donna bruttissima e isterica, si innamora di un giovane ufficiale, Giorgio, che opprime con un continuo ricatto psicologico, con eccessi di tenerezza e crisi nervose. L uomo ne è insieme respinto e attratto, e la passione che Fosca prova nei suoi confronti diventa per lui motivo di destabilizzazione interiore. Così Fosca assurge, da vittima di una sorte sfortunata, a carnefice del protagonista, sempre più coinvolto in un inconscio, masochistico desiderio di sofferenza che lo porterà, dopo la morte della donna, a una profonda angoscia e malinconia. Morte e pazzia attraversano anche il romanzo Una nobile follia. un opera antimilitarista, che sostiene la necessità di abolire gli eserciti e narra la vicenda del soldato Vincenzo, impazzito in seguito all uccisione, per legittima difesa, di un soldato nemico sul campo della battaglia della Cernaia, durante la guerra di Crimea. Si tratta di una testimonianza di ideologia pacifista destinata a destare scalpore in anni di esaltazione militarista. Letto oggi, a quasi un secolo e mezzo di distanza, Una nobile follia appare come un libro volto a demistificare la guerra, ogni guerra, al di là delle specifiche motivazioni storiche. Durante la stesura del romanzo, lo scrittore scrive anche un programma antimilitarista, che è stampato in migliaia di copie per essere diffuso tra i soldati e provoca le reazioni furibonde di ufficiali e responsabili militari. Tarchetti concepisce infatti la letteratura come impegno, come parte di un lavoro intellettuale e, per ciò stesso, politico.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi