T8 - Basta! (Emilio Lussu)

Il primo Novecento Basta! T8 Emilio Lussu 5 10 15 20 25 30 35 Il cannone aveva ottenuto, per solo risultato, la ferita del puntatore1 e del tenente. I guastatori2 erano caduti tutti. Ma l assalto doveva aver luogo egualmente. Il generale3 era sempre là, come un inquisitore, deciso ad assistere, fino alla fine, al supplizio dei condannati. Mancavano pochi minuti alle 9. Il battaglione era pronto, le baionette innestate. La 9a compagnia era tutta ammassata attorno alla breccia dei guastatori. La 10a veniva subito dopo. Le altre compagnie erano serrate, nella trincea e nei camminamenti4 e dietro i roccioni che avevamo alle spalle. Non si sentiva un bisbiglio. Si vedevano muoversi le borracce di cognac. Dalla cintura alla bocca, dalla bocca alla cintura, dalla cintura alla bocca. Senza arresto, come le spolette5 d un grande telaio, messo in movimento. Il capitano Bravini aveva l orologio in mano, e seguiva, fissamente, il corso inesorabile dei minuti. Senza levare gli occhi dall orologio gridò: «Pronti per l assalto! . Poi riprese ancora: «Pronti per l assalto! Signori ufficiali, in testa ai reparti! . Il sergente dei guastatori ferito continuava a gridare: «Avan . Gli occhi dei soldati, spalancati, cercavano i nostri occhi. Il capitano era sempre chino sull orologio e i soldati trovarono solo i miei occhi. Io mi sforzai di sorridere e dissi qualche parola a fior di labbra; ma quegli occhi, pieni di interrogazione e di angoscia, mi sgomentarono. «Pronti per l assalto! ripeté ancora il capitano. Di tutti i momenti della guerra, quello precedente l assalto era il più terribile. L assalto! Dove si andava? Si abbandonavano i ripari e si usciva. Dove? Le mitragliatrici, tutte, sdraiate sul ventre imbottito di cartucce, ci aspettavano. Chi non ha conosciuto quegli istanti, non ha conosciuto la guerra. Le parole del capitano caddero come un colpo di scure. La 9a era in piedi, ma io non la vedevo tutta, talmente era addossata ai parapetti6 della trincea. La 10a stava di fronte, lungo la trincea, e ne distinguevo tutti i soldati. Due soldati si mossero ed io li vidi, uno a fianco dell altro, aggiustarsi il fucile sotto il mento. Uno si curvò, fece partire il colpo e s accovacciò su se stesso. L altro l imitò e stramazzò accanto al primo. Era codardia, coraggio, pazzia? Il primo era un veterano del Carso. «Savoia! 7 gridò il capitano Bravini. «Savoia! ripeterono i reparti. E fu un grido urlato come un lamento ed un invocazione disperata. La 9a, tenente Avellini in testa, superò la breccia e si slanciò all assalto. Il generale e il colonnello erano alle feritoie. «Il comando di battaglione esce con la 10a , gridò il capitano. E quando la testa della 10a fu alla breccia, noi ci buttammo innanzi. La 10a, la 1 puntatore: nella tecnica militare, chi è in- caricato del puntamento di un arma. 2 guastatori: soldati impiegati nell attacco di opere fortificate. 3 Il generale: è il generale Leone, comandante della brigata, tipico esempio di capo fanatico e sprezzante nei confronti dei sottoposti. 790 4 camminamenti: fossati per collegare diversi punti delle trincee e sottrarre il movimento degli uomini alla vista e al fuoco del nemico. 5 spolette: strumenti di legno usati per la tessitura. 6 parapetti: nelle trincee erano i ripari ottenuti con la terra di riporto degli scavi della trincea stessa, alti pochi decimetri ma con uno spessore dai quattro ai cinque metri: da essi i soldati si affacciavano per fare fuoco. 7 Savoia!: grido di battaglia, in nome della casa regnante in Italia.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi