La concezione della vita

Giovanni Verga Verso le competenze COMPRENDERE 1 Dividi il testo in sequenze e dai a ciascuna di esse un titolo. 2 Perché la Lupa decide di dare Maricchia in moglie a Nanni? 3 Qual è l esito della vicenda? ANALIZZARE 4 Rintraccia nel testo le espressioni popolari, i proverbi e le costruzioni proprie del parlato. 5 Sottolinea le metafore e le similitudini che rientrano nel campo semantico della fame e della sete, poi spiega come possano essere ricondotte all irresistibile sensualità di gnà Pina. INTERPRETARE 6 Maricchia è definita una lupacchiotta: quali elementi del suo carattere vengono evidenziati da tale soprannome? 7 Quali motivi scorgi dietro il desiderio di Nanni di sposare Maricchia? PRODURRE 8 Secondo lo studioso Vittorio Spinazzola, «mai era apparsa in Italia un eroina letteraria che sconsacrasse tanto radicalmente il culto della femminilità domestica, sottomessa all uomo, assorta nel compito di badare alla casa e alla prole . Commenta questo giudizio critico con un testo argomentativo di circa 20 righe. La concezione della vita L «ideale dell ostrica La lucida analisi della realtà che Verga compie nella sua opera può, sia pure indirettamente, servire da denuncia della tragica sconfitta che incombe sull umanità, nella quotidiana lotta per la sopravvivenza. Lo scrittore non intende però suggerire proposte consolatorie, possibili illusioni e vie di fuga capaci di offrire alternative alla vita di oggi o di domani: non vi è alcuna possibilità di riscatto o di emancipazione, perché il dolore non deriva dalle ingiustizie o dal corso della Storia, ma è connaturato all esistenza e riguarda indistintamente tutti gli uomini e tutte le classi sociali. L autore anzi esprime una condanna nei confronti di chi tenta di mutare la propria condizione sociale e di affrancarsi dalle proprie origini. L unica risposta possibile alla situazione di sofferenza è di natura difensiva: nella novella Fantasticheria, per esempio, Verga esalta il «tenace attaccamento di quella povera gente alla propria terra, ai propri costumi, alla propria mentalità. L orizzonte dei vinti e dei diseredati sarà sempre chiuso «fra due zolle , al di fuori delle quali ci sono soltanto la rovina e la perdizione: «Allorquando uno di quei piccoli, o più debole, o più incauto, o più egoista degli altri, volle staccarsi dai suoi per vaghezza dell ignoto, o per brama di meglio, o per curiosità di conoscere il mondo, il mondo, da pesce vorace ch egli è, se lo ingoiò, e i suoi più prossimi con lui . qui enunciato il cosiddetto «ideale dell ostrica : come questa, staccata dal proprio scoglio, è destinata a morire, così chi abbandona, rifiuta o tenta di emanciparsi dalle proprie radici è condannato fatalmente a soccombere. Le devastanti conseguenze del progresso Accettando la teoria darwiniana della lotta per la vita , Verga non ripone alcuna fiducia nel progresso, che anzi è visto come una macchina mostruosa, una «fiumana inarrestabile che travolge i più deboli: per sopravvivere al vortice evolutivo, non resta che ancorarsi alla condizione che si è avuta in sorte, difendendosi da ogni interferenza esterna e da ogni tentazione di alleviare il proprio stato. Il destino che si abbatte sugli uomini è infatti invincibile e immutabile. Inutile è contrapporvisi, confidando in un riscatto impossibile, che sia quello promesso dalla Provvidenza divina, oppure quello garantito dai cantori positivisti della scienza, o ancora quello auspicato dai socialisti mediante la lotta 163

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi