I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Giacomo Leopardi Canti 180 185 190 195 200 205 210 215 nodi quasi di stelle, ch a noi paion qual nebbia, a cui non l uomo e non la terra sol, ma tutte in uno, del numero infinite e della mole, con l aureo sole insiem, le nostre stelle o sono ignote, o così paion come essi alla terra, un punto di luce nebulosa; al pensier mio che sembri allora, o prole dell uomo? E rimembrando il tuo stato quaggiù, di cui fa segno il suol ch io premo; e poi dall altra parte, che te signora e fine credi tu data al Tutto, e quante volte favoleggiar ti piacque, in questo oscuro granel di sabbia, il qual di terra ha nome, per tua cagion, dell universe cose scender gli autori, e conversar sovente co tuoi piacevolmente, e che i derisi sogni rinnovellando, ai saggi insulta fin la presente età, che in conoscenza ed in civil costume sembra tutte avanzar; qual moto allora, mortal prole infelice, o qual pensiero verso te finalmente il cor m assale? Non so se il riso o la pietà prevale. le costellazioni (nodi quasi di stelle) ancor più lontane senza limite (fin), che ci sembrano come una nebbia, alle quali non soltanto l uomo e la terra, ma tutte insieme (in uno) le nostre stelle, infinite per numero e per grandezza, insieme con il sole splendente (aureo), o sono sconosciute o appaiono come esse appaiono alla terra, cioè un punto di luce fioca; allora che cosa sembri al mio pensiero, o stirpe umana? Come d arbor cadendo un picciol pomo, cui là nel tardo autunno maturità senz altra forza atterra, d un popol di formiche i dolci alberghi, cavati in molle gleba con gran lavoro, e l opre e le ricchezze che adunate a prova con lungo affaticar l assidua gente avea provvidamente al tempo estivo, schiaccia, diserta e copre in un punto; così d alto piombando, dall utero tonante scagliata al ciel profondo, di ceneri e di pomici e di sassi notte e ruina, infusa La caduta di un frutto da un albero provoca la distruzione di un formicaio, come l eruzione del Vesuvio ha provocato la distruzione delle città vicine 182 essi: si riferisce alle galassie. 189 Tutto: abbiamo parafrasato universo , ma la maiuscola e il contesto suggeriscono una sfumatura più blasfema. 190 favoleggiar ti piacque: l idea, presente nel cristianesimo, che la divinità sia scesa La polemica antireligiosa 185-201 E ricordando il tuo stato sulla Terra (quaggiù), di cui dà testimonianza (fa segno) il suolo che io ora calpesto (premo); e poi, d altra parte, (ricordando) che reputi di essere stata data come padrona e scopo all universo e (ricordando) quante volte ti è piaciuto immaginare (favoleggiar) che i creatori dell universo (dell u niverse cose gli autori) siano scesi su questo oscuro granello di sabbia, che ha il nome di Terra, e abbiano spesso conversato con familiarità (piacevolmente) con i tuoi simili, e (ricordando) che rinnovando illusioni (sogni) già derise, perfino il nostro secolo (la presente età), che pure sembra essere superiore a tutti quelli precedenti in sapere e in civiltà, offende i saggi (ai saggi insulta); quale sentimento, o infelice stirpe umana, o quale pensiero nei tuoi confronti mi prende il cuore? Non so se prevalga il riso o la pietà. 202-230 Come cadendo da un albero un piccolo frutto (pomo), che la maturazione, senza alcuna altra forza, in autunno inoltrato fa precipitare a terra (atterra) in un certo luogo (là), schiaccia, annienta (diserta) e seppellisce (co pre) in un attimo (in un punto) i cari nidi (dolci alberghi) di una colonia ( popol) di formiche, scavati nell umida terra (molle gleba) con molta fatica (gran lavoro), e le provviste (ricchezze) che i tenaci insetti (l assidua gente) avevano con previdenza ( provvidamente) e fatica ( lungo affaticar) accumulato a gara (adunate a prova) durante l estate; allo stesso modo piombando dall alto, dopo essere stato scagliato verso il cielo profondo dalle viscere rombanti del vulcano (utero tonante), un rovinoso turbine oscuro sulla terra per amore degli uomini (per tua cagion, v. 192) è per Leopardi indice della presunzione umana. 194-195 derisi sogni: le credenze religiose irrise dal razionalismo illuminista. 195 ai saggi insulta: con il riproporre er- rori già smascherati in precedenza. 201 Non so prevale: non so se devo più schernirti o compatirti. 203 là: ha valore indeterminato. 216 notte e ruina: la dittologia ha il significato di un endiadi. 867

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento