I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Alessandro Manzoni 75 80 85 90 95 100 105 Oh quante volte, al tacito morir d un giorno inerte, chinati i rai fulminei, le braccia al sen conserte, stette, e dei dì che furono l assalse il sovvenir! 73-78 Oh quante volte, al silenzioso tramonto (tacito morir) di un giorno ozioso, abbassato lo sguardo (rai) fulmineo, rimase immobile (stette), con le braccia conserte, e lo assalì il ricordo dei giorni andati! E ripensò le mobili tende, e i percossi valli, e il lampo dei manipoli, e l onda dei cavalli, e il concitato imperio, e il celere obbedir. 79-84 E ripensò allo spostarsi degli accampa menti (mobili tende), alle fortificazioni colpite (percossi valli), alle incursioni dei drappelli (lampo dei manipoli), all incalzare (onda) della cavalleria, ai suoi ordini (imperio) concitati sùbito eseguiti (celere obbedir). Ah! forse a tanto strazio cadde lo spirto anelo, e disperò; ma valida venne una man dal cielo, e in più spirabil aere pietosa il trasportò; 85-90 Ahi! Forse l animo spossato (spirto anelo) crollò per lo strazio di questi ricordi, e si abbando nò alla disperazione; ma venne dal cielo una mano forte (valida), che pietosa lo trasportò in un aria più serena (in più spirabil aere); e l avviò sui floridi sentier della speranza, ai campi eterni, al premio che i desideri avanza, ove è silenzio e tenebre la gloria che passò. 91-96 e lo guidò (avviò) sui felici sentieri della spe ranza verso il cielo (campi eterni), verso il premio che è superiore (avanza) a qualunque desiderio, là dove la gloria terrena diventa silenzio e tenebre. Bella Immortal! benefica Fede ai trionfi avvezza! scrivi ancor questo, allegrati; che più superba altezza al disonor del Golgota giammai non si chinò. 97-102 O Fede benefica, bella e immortale, abi tuata ai trionfi! Aggiungi anche (ancor) questo, e gioisci; perché mai potenza più superba si è inchi nata alla croce di Cristo (al disonor del Golgota). Tu dalle stanche ceneri sperdi ogni ria parola: il Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola, sulla deserta coltrice accanto a lui posò. 103-108 Tu allontana (sperdi) dagli stanchi resti di Napoleone ogni parola malvagia (ria): il Dio che può abbattere e rialzare, far patire e consolare, si è posto accanto a lui, sul solitario letto di morte (deserta coltrice). 73 Oh quante volte: l anafora (come al v. 69) introduce il tema della vanità del ricordo. 75 rai: letteralmente, raggi , cioè gli occhi. 93 campi eterni: reminiscenza classica dei campi Elisi. 95-96 ove passò: nella dimensione dell eterno non giunge immagine né rumo re della gloria terrena. 101 al disonor del Golgota: alla santa umiliazione della Croce. Golgota è il Cal vario, monte di Gerusalemme, dove Cristo subì il supplizio. 705

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento