I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Alessandro Manzoni Dentro il testo La visione I contenuti tematici L espediente del dialogo con i defunti prima che nella Divina Commedia ricorre in celebri passi di Omero e Virgilio. Viene più volte sfruttato nel Settecento in ambito classicistico e preromantico (per esempio da Vincenzo Monti), in genere al centro di una visione onirica, movimentata appunto dallo scambio di battute tra chi scrive e l anima che gli appare in sogno. ciò che accade nel carme manzoniano, in cui Imbonati si manifesta nottetempo al poeta, che per rispetto si trattiene dall abbracciarlo. Inizia allora la conversazione, nella quale al deludente bilancio dell educazione ricevuta da Manzoni in istituti religiosi Imbonati contrappone nel passo qui riportato un programma per il futuro, al quale segue il risveglio del poeta in lacrime. Un allievo di Parini Carlo Imbonati è chiamato dall autore a denunciare la corruzione dei tempi: il suo profilo di giusto solitario, disgustato dal mondo che ha appena abbandonato, deve molto alla suggestione dell opera di Vittorio Alfieri, allora venerato dai giovani letterati, come testimoniano i versi che Foscolo gli dedica nei Sepolcri. Simile è anche la reverenza con cui lo stesso Foscolo e Manzoni guardano al magistero di Parini, sebbene qui Manzoni si distacchi dal gusto dell orrido notturno, di matrice preromantica, presente nei passi foscoliani sulla sepoltura dello stesso Parini ( T11, p. 517). Imbonati ebbe come precettore, scola e palestra di virtù (v. 180), proprio Parini, che gli dedicò l ode L educazione, il cui inizio è citato al v. 177 (Torna a fiorir la rosa). Agli occhi di Manzoni egli è dunque erede del rigore morale tipico della migliore intellettualità lombarda: un «giovin signore che ha saputo fare tesoro degli insegnamenti ricevuti, ed è perciò degno d emulazione da parte sua, nobile scrittore alle prime armi, nipote del marchese Cesare Beccaria. Il santo Vero La via indicata da Imbonati è quella che contraddistinguerà, prima ancora che la carriera letteraria, tutta la vita di Manzoni: impegno, riserbo, riflessione, disprezzo di ogni servilismo. Il defunto interlocutore afferma di non avere disprezzato la poesia in quanto tale, come sostenevano voci malevole, ma chi la esercita senza tener conto del rapporto strettissimo che deve legarla all utile morale e al santo Vero (v. 213). Questa rivendicazione della necessaria azione pedagogica della letteratura fa di Imbonati una controfigura dell autore e avvicina il suo testamento morale a un documento di poetica. Forme del Classicismo Un impostazione retorica sostenuta Le scelte stilistiche Come si è visto, i precetti di Imbonati non riguardano l eleganza formale ma la coscienza dei doveri propri di un intellettuale all altezza dei tempi. Tuttavia la scrittura del carme appare molto elaborata, in accordo con i dettami del Classicismo, nell ambito del quale Manzoni aveva sviluppato la sua vocazione poetica. Troviamo dunque richiami al patrimonio letterario, mitologico e geografico greco, a cominciare dai toponimi: il monte Pindo e le città o località di Argo, Ascra, Atene, Rodi, Smirna. I riferimenti sono spesso indiretti ed espressi tramite perifrasi* nobilitanti, con frequenti iperbati*: non Omero, dunque, ma quel sommo d occhi cieco (vv. 188-189); non le Muse ma d Ascra [ ] le fide amiche (v. 191); non la poesia, ma la divina de le Muse armonia (vv. 166-167). Il tono, solenne e impostato, si giova di forme verbali auliche (come mi fero) e latinismi (veraci, aureo, trivio). Anche l impianto retorico è molto elaborato, con il ricorso al- 689

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento