I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il primo Ottocento 180 185 190 195 200 205 210 215 Cui, di maestro a me poi fatto amico, con reverente affetto ammirai sempre scola e palestra di virtù. Ma sdegno mi fero i mille, che tu vedi un tanto nome usurparsi, e portar seco in Pindo l immondizia del trivio e l arroganza, e i vizj lor; che di perduta fama vedi, e di morto ingegno, un vergognoso far di lodi mercato e di strapazzi. Stolti! Non ombra di possente amico, né lodator comprati avea quel sommo d occhi cieco, e divin raggio di mente, che per la Grecia mendicò cantando. Solo d Ascra venian le fide amiche esulando con esso, e la mal certa con le destre vocali orma reggendo: cui poi, tolto a la terra, Argo ad Atene, e Rodi a Smirna cittadin contende: e patria ei non conosce altra che il cielo. Ma voi, gran tempo ai mal lordati fogli sopravissuti, oscura e disonesta canizie attende . E tacque; e scosso il capo, e sporto il labbro, amaramente il torse, com uom cui cosa appare ond egli ha schifo. Gioja il suo dir mi porse, e non ignota bile destommi; e replicai: «deh! vogli la via segnarmi, onde toccar la cima io possa, o far che, s io cadrò su l erta, dicasi almen: su l orma propria ei giace . «Sentir , riprese, «e meditar: di poco esser contento: da la meta mai non torcer gli occhi: conservar la mano pura e la mente: de le umane cose tanto sperimentar, quanto ti basti per non curarle: non ti far mai servo: non far tregua coi vili: il santo Vero mai non tradir: né proferir mai verbo, che plauda al vizio, o la virtù derida . 178-186 Da maestro diventato poi amico, l am mirai sempre con reverente affetto, scuola e pale stra di virtù. Ma mi provocarono sdegno i tanti che usurpano un nome glorioso come quello di poeta e appestano il monte sacro alle Muse con la vol garità (l immondizia del trivio), l arroganza e i vizi. Costoro, di pessima reputazione (perduta fama) e privi d ingegno poetico (morto ingegno), fanno un vergognoso commercio (mercato) di lodi e stron cature (strapazzi). 187-201 Stolti! Omero, sommo cieco e mente divina, che per la Grecia mendicò cantando, non si avvalse di potenti protettori (possente amico) e di adulatori comprati. Soltanto le Muse, sue fedeli amiche, lo accompagnavano nell esilio, sorreggen done gli incerti passi (mal certa [ ] orma) con la musica; poi, dopo che è morto (tolto a la terra), Ar go, Atene, Rodi e Smirne se lo contendono come cittadino: ma sua unica patria è il cielo. Mentre una vecchiaia (canizie) oscura e senza gloria attende voi poetastri, sopravvissuti alle vostre sconcezze (mal lordati fogli) . E tacque; scosse il capo, sporse il labbro e lo piegò in una smorfia amara, come un uomo disgustato da ogni cosa. 202-215 Le sue parole mi diedero gioia, e acce sero in me (destommi) una indignazione (bile) già conosciuta; e replicai: «Orsù! Indicami il cammino con cui (onde) io possa raggiungere l eccellenza poetica (toccar la cima) o far sì che, se cadrò du rante l ascesa (su l erta), almeno si dica: è caduto su passi propri . Riprese: «Dare ascolto ai sentimenti e alle riflessioni (Sentir [ ] e meditar): accontentarsi di poco: mai distogliere lo sguardo dalla meta: conservare puri il pensiero e l azione (la mano): fare esperienza delle cose umane quel tanto che basti per non dare loro troppo peso: non ti sottomettere mai: non metterti d accordo (non far tregua) con i vili: non tradire mai la sacra verità: né dire mai parola (verbo) che esalti il vizio, o derida la virtù . Ritratto di Carlo Imbonati, bassorilievo, XVIII sec. Milano, Museo Manzoniano. 182 Pindo: monte sacro ad Apollo e al le Muse. 188-189 quel sommo di mente: il poe ta Omero. 688 191 Ascra: villaggio sotto il monte Elico tà nominate (Argo, Atene, Rodi e Smirne). na, ove le Muse avevano sede. 194-195 Argo contende: l onore di aver dato i natali a Omero era conteso tra le cit 202-203 non destommi: Manzoni si era già scagliato contro il malcostume imperante nelle satire I Sermoni (18031804).

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento