T4 - La lettera da Ventimiglia (Ultime lettere di Jacopo

Il primo Ottocento Verso le competenze COMPRENDERE 1 Dai un titolo a ciascuna delle lettere presentate. 2 All inizio della lettera del 15 maggio Jacopo descrive gli effetti del bacio sulla propria percezione di sé e della natura. Riassumili in un linguaggio corrente. 7 Nella descrizione della natura compaiono elementi tipici sia della sensibilità neoclassica sia di quella preromantica. Elencali nella tabella. Elementi neoclassici Elementi preromantici ANALIZZARE 3 Che tipo di lessico utilizza Jacopo in queste lettere? 4 Quali dettagli fisici ci vengono mostrati di Teresa? E qual è il suo comportamento? Dopo avere individuato tutte le espressioni che la riguardano, analizzale e prova a costruire un ritratto della donna. 5 L espressione delirando deliziosamente (r. 53) presenta contemporaneamente due figure retoriche. Quali? 6 Elenca tutti gli aggettivi che connotano positivamente la condizione interiore di Jacopo. INTERPRETARE 8 In che senso gli antichi vengono definiti Beati (r. 58)? Quale capacità li differenzia dai moderni? PRODURRE 9 In queste lettere emerge chiaramente la funzione delle illusioni esercitata, secondo Foscolo, nella vita umana. Facendo diretto riferimento al racconto e alle considerazioni di Jacopo, ragiona sull argomento in un testo espositivo di circa 25 righe. La lettera da Ventimiglia T4 Ultime lettere di Jacopo Ortis, Parte seconda Dopo aver vagato senza meta attraverso l Italia, Jacopo giunge, all inizio del 1799, al con fine di Ventimiglia. Da qui egli aveva pensato di entrare in Francia; poi però cambia idea e prende la decisione di tornare ai colli Euganei. Scrive così una lettera di cui riportiamo la seconda parte nella quale lo spettacolo della natura gli suggerisce un approfondita rifles sione sulla tragicità della condizione umana. Una pessimistica filosofia della Storia 5 10 Ventimiglia, 19 e 20 Febbrajo Alfine eccomi in pace! Che pace? stanchezza, sopore di sepoltura.1 Ho vagato per queste montagne. Non v è albero, non tugurio, non erba. Tutto è bronchi;2 aspri e lividi macigni; e qua e là molte croci che segnano il sito de viandanti assassinati. Là giù è il Roja,3 un torrente che quando si disfanno4 i ghiacci precipita dalle viscere delle Alpi, e per gran tratto ha spaccato in due questa immensa montagna. V è un ponte presso alla marina che ricongiunge il sentiero. Mi sono fermato su quel ponte, e ho spinto gli occhi sin dove può giungere la vista; e percorrendo due argini di altissime rupi e di burroni cavernosi, appena si vedono imposte su le cervici dell Alpi altre Alpi di neve5 che s immergono nel Cielo e tutto biancheggia e si confonde da quelle spalancate Alpi cala e passeggia ondeggiando la tramontana, e per quelle fauci6 invade il Mediterraneo. La Natura siede qui solitaria e minacciosa, e caccia7 da questo suo regno tutti i viventi. 1 sopore di sepoltura: il sonno della morte. 2 bronchi: sterpi (si tratta di una voce dan- tesca: Inferno, XIII, 26). 3 Roja: fiume che nasce in territorio fran- 482 cese e sfocia a Ventimiglia. coperte di neve. 4 disfanno: sciolgono. 5 appena neve: appena si scorgono, 6 per quelle fauci: attraverso l apertura dietro le cime (cervici) delle Alpi, altre Alpi 7 caccia: allontana. della valle.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento