I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il primo Ottocento aggiunto più tardi da editori ottocenteschi, in modo da suggerire l idea del flusso continuo di un racconto unitario, questi componimenti ingannarono lo sguardo poco attento e superficiale della critica a lui contemporanea, che non ne colse l originalità, espressa in particolare dai quattro sonetti maggiori (Alla sera; A Zacinto; In morte del fratello Giovanni e Alla Musa), dove emerge con forza la vocazione autobiografica del poeta. La lezione di Petrarca e di Alfieri si dimostra qui perfettamente assimilata e dà luogo a una forma complessa, in cui si riconosce inoltre l impronta dell unico autore cinquecentesco degno di essere letto secondo Foscolo: Giovanni Della Casa, maestro nell uso dell enjambement. Alla struttura fissa del sonetto petrarchesco, basata sulla simmetria e sulla distribuzione equilibrata dei concetti tra quartine e terzine, Foscolo sostituisce un architettura più mobile e articolata, con variazioni che possono riguardare anche lo schema delle rime. Dei Sepolcri All opera, data alle stampe nel 1807, dedichiamo la seconda parte dell Unità ( p. 512). La composizione Le Grazie Progettato intorno al 1808, ma composto soprattutto tra il 1812 e il 1813, il poema dedicato alle Grazie rimane incompiuto. Qualche verso anticipatore si può trovare nel testo della Chioma di Berenice di Catullo, che il poeta aveva tradotto nei primissimi anni dell Ottocento, aggiungendovi un commento e alcuni frammenti spacciati per un antica fonte ritrovata: quei frammenti ritorneranno, appunto, nel poema, esplicitamente ispirato al gruppo marmoreo di Antonio Canova. La concezione poetica Quello che è stato definito «un poema in movimento (Ferroni) è il risultato di un accumulo di pensieri, concetti, idee che si ampliano e si approfondiscono: Foscolo intende costruire un opera allegorica che illustri, per immagini, il cammino compiuto dalla civiltà umana. Dunque ogni episodio e ogni figura avrebbero dovuto contribuire a formare un immenso affresco in grado di congiungere il passato al presente, la poesia antica dei Greci e dei Romani alla cultura del secolo nuovo, cioè l Ottocento. A suggellare questo incontro fra epoche distanti, Foscolo pone l immagine radiosa delle Grazie, tre divinità femminili che fanno parte del seguito di Venere e che Canova aveva riportato in auge proprio in quel periodo, con il suo magnifico gruppo scultoreo. La struttura Il poema comprende tre inni in endecasillabi sciolti, dedicati ad altrettante divinità «intermedie fra il cielo e la terra : Venere, Vesta, Pallade, che hanno il compito di svolgere una funzione educatrice, suscitando negli uomini gli «affetti sociali , ossia l idea di una civiltà evoluta e condivisa. Nel primo inno, il cui nume tutelare è Venere, dea della bellezza, della natura e dell amore, si narra la nascita delle Grazie dal mar Ionio. Esse sono benefattrici dei mortali che indirizzano al culto delle arti: salvano gli uomini dalla brutalità degli istinti e infondono nelle loro menti lo spirito dell Armonia. Nel secondo inno, dedicato a Vesta, dea del focolare domestico, si celebra un rito in onore delle Grazie. Il poeta invita sul colle fiorentino di Bellosguardo tre sacerdotesse, tre donne che egli ha amato: Eleonora Nencini, Cornelia Rossi Martinetti e Maddalena Bignami. Ognuna di esse incarna simbolicamente i doni che le tre divinità hanno portato agli umani: la musica, la poesia, la danza. Il terzo inno è il più celebre e racconta di come Pallade, dea della sapienza, per proteggere le Grazie dalle insidie di Amore e dalle offese della guerra, le ricopra con un velo 470

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento