I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il Settecento 550 555 fu pregato e promesso; ei nudo andonne dell assisa spogliato ond era un giorno venerabile al vulgo. In van novello Signor sperò; ché le pietose dame inorridìro, e del misfatto atroce odiàr l autore. Il misero si giacque con la squallida prole, e con la nuda consorte a lato su la via spargendo al passeggiere inutile lamento: e tu vergine cuccia, idol placato da le vittime umane, isti superba. invano furono pronunciate da parte sua preghiere e promesse; egli se ne andò da quella casa senza nulla (nudo), spogliato di quella livrea (assisa) per la quale (ond ) in precedenza (un giorno) veniva rispettato dal popolo. Invano sperò di trovare un nuovo padrone (novello Signor); poiché le nobildonne pietose inorridirono, e odiarono l autore dell atroce misfatto. L infelice giacque sulla strada con i figli smunti (squallida prole) e con accanto la moglie ormai vestita di stracci (nuda), rivolgendo ai passanti inutili richieste di elemosina (inutile lamento): e tu, giovane cagnetta, potesti andartene fiera (isti superba), come una divinità (idol) placata da sacrifici umani. Dentro il testo Una sensibilità falsa e ipocrita La descrizione del dramma Una narrazione tragicomica 370 I contenuti tematici L episodio trae spunto dalle parole di un commensale vegetariano (il vegetarianismo, presso le classi più elevate, esisteva già nel Settecento), che, criticando l abitudine di cibarsi di carne, augura la morte a chi a questo scopo uccide gli animali. La dama che il giovin signore accompagna in qualità di cavalier servente, sentendo tali parole, si commuove, e rievoca un episodio accadutole in passato. Per buona parte del brano (vv. 517541) il poeta assume il suo punto di vista, e con un immagine di gusto arcadico e classicistico dall effetto, ancora una volta, ironico , paragona le lacrime della donna alle gocce di linfa che stillano sui tralci della vite a primavera (la similitudine* è ispirata alle Georgiche di Virgilio, II, 330-335). All ironia dell immagine bucolica si aggiunge il sarcasmo rivolto all assurda ipersensibilità della dama, tanto piena di attenzioni e di morbosa empatia verso la sua cagnetta quanto indifferente al destino dei suoi servi. Questa mancanza di senso delle proporzioni per cui si asseconda il (presunto) capriccio di una cagnetta al prezzo della rovina di un essere umano e della sua famiglia è il segno inequivocabile, per Parini, della decadenza di una classe sociale che ha smarrito i valori più importanti (quelli cristiani o quelli genericamente umani proposti dagli Illuministi). Dal v. 542 il punto di vista torna a essere quello del poeta, che può descrivere crudamente la disumanità con cui viene liquidato il servitore e le condizioni disperate in cui egli è gettato insieme alla sua famiglia. Questa parte della narrazione è condotta attraverso immagini ed espressioni forti, volte a suscitare la partecipazione emotiva del lettore (la squallida prole, v. 552; la nudità del servo e della moglie, vv. 546 e 552-553). L ipocrisia e l insensibilità della dama diventano così evidenti da apparire agghiaccianti. Le scelte stilistiche Rispetto alla gran parte dell opera, Parini abbandona qui, temporaneamente, l attitudine all osservazione e alla descrizione minuziosa, per svolgere invece una vera e propria narrazione di tenore tragicomico (la vicenda è comica per la reazione esagerata della dama, tragica per il destino di sofferenza cui è condannato il servo). Per denunciare l arroganza che sconfina nella spietatezza delle classi dominanti, Parini non si esercita in un discorso teorico, ma sceglie la strada del racconto, come se volesse far parlare i fatti stessi.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento