la motivazione:
“Uno dei siti archeologici più grandi al mondo, testimonia una delle più antiche civiltà dalla storia“
la motivazione:
“Uno dei siti archeologici più grandi al mondo, testimonia una delle più antiche civiltà dalla storia“
Le rovine di Persepoli sono situate circa 50 chilometri a nord dell’attuale città di Shiraz, nell’Iran Sud-Occidentale.
Persepoli fu una delle cinque capitali dell’Impero Persiano, uno dei più grandi e potenti imperi dell’antichità. Il leggendario sovrano Achemene è considerato il capostipite della dinastia degli Achemenidi, che regnò dal 550 a.C. al 331 a.C., anno della conquista da parte di Alessandro Magno.
Persepoli fu fondata nel 518 a.C., sotto Dario I, come capitale dell’impero. Il sovrano fece costruire il maestoso palazzo dell’apadana, una grande sala con 36 colonne alte 19 metri, dove il “Grande Re” riceveva in udienza i delegati delle popolazioni assoggettate. All’ambiente, che è a un livello di circa 4 metri più alto del portale, si accede attraverso una doppia scalinata. Le pareti della piattaforma sono ornate di sculture.
La città sorge sopra un’immensa terrazza (450 metri di lunghezza e 350 di larghezza) creata livellando il fianco di una montagna e resa stabile da muri di sostegno composti da grandi pietre squadrate legate tra loro da perni metallici. Alla terrazza si accede tramite una scalinata monumentale.
Si tratta di una grandiosa opera architettonica, sulla quale sono sorti numerosi palazzi e statue colossali di cui oggi è possibile visitare le rovine.
Grazie al lavoro di archeologi e studiosi delle civiltà antiche, i resti della meravigliosa capitale persiana sono stati sottratti all’oblio della storia. La prima campagna di scavi a Persepoli venne effettuata nel corso degli anni Trenta del Novecento, sotto la direzione dell’archeologo tedesco Ernst Herzfeld.
Oggi il sito è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Geo2030 - volume 3
Il Mondo