Il settore primario in Europa

IL SETTORE PRIMARIO IN EUROPA

L’agricoltura

In Europa il 40% della superficie disponibile è destinata all’agricoltura, ma occupa solo il 5% dei lavoratori. È un’agricoltura fortemente meccanizzata, quindi molto produttiva, e per questo

l’Europa è il secondo esportatore mondiale di prodotti agricoli.


Nelle grandi pianure dell’Europa Centrale si coltivano soprattutto cerealipatate e sono presenti molte coltivazioni industriali, cioè coltivazioni i cui prodotti per essere consumati devono essere prima lavorati dall’industria, come la barbabietola da cui si ricava con il processo industriale lo zucchero.


Lungo le coste del Mar Mediterraneo prevale la coltivazione della vite, dell’ulivo, degli agrumi e della frutta: qui si producono quasi i due terzi dell’olio di oliva mondiale e molto vino.

I boschi e la silvicoltura
Circa il 39% dell’Europa è ricoperto da boschi e foreste che si trovano soprattutto nell’Europa del Nord. Circa l’80% dei boschi europei è usato per la silvicoltura, cioè la produzione di legname.

L’allevamento
L’allevamento di bovini (mucche) e suini (maiali) è diffuso soprattutto nelle grandi pianure dell’Europa Centrale e nelle zone alpine.

L’allevamento degli ovini (pecore, capre) è più diffuso in Gran Bretagna, Irlanda e nell’Europa mediterranea.


A seconda del clima e del tipo di territorio, esistono forme di allevamento diverse:

  • l’allevamento estensivo è quello che si pratica su ampi spazi, in regioni dove le frequenti piogge alimentano la produzione di foraggio;
  • l’allevamento intensivo è quello dove gli animali sono allevati al chiuso, in strutture specializzate, concentrati in spazi limitati e nutriti con mangimi speciali.
    Anche negli allevamenti si sta prestando molta più attenzione al benessere degli animali e si sta affermando la tendenza al biologico.

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La pesca e acquacoltura
L’Europa è il terzo produttore mondiale di pesce dopo Cina e Perù. È molto importante la pesca d’alto mare, praticata nel Mare del Nord e nell’Oceano Atlantico a bordo di navi attrezzate, in grado di lavorare immediatamente il pescato e di congelarlo. Un terzo del pesce pescato proviene dagli allevamenti in mare (acquacoltura).

Le risorse minerarie
Molto tempo fa l’Europa era ricca di risorse minerarie come il ferro, il rame e il carbone, che hanno favorito lo sviluppo della rivoluzione industriale, ma il loro grande uso ne ha quasi esaurito i giacimenti.

IL SETTORE PRIMARIO IN ITALIA

In Italia solo il 4% della popolazione attiva lavora nel settore primario il quale contribuisce solo per il 2% alla ricchezza nazionale. Questo dato ci dice che l’Italia è un Paese che ha un’economia avanzata, basata soprattutto sui servizi.

L’agricoltura
L’agricoltura italiana è relativamente poco produttiva e dipende molto dalla conformazione del territorio (solo il 23% è pianeggiante).

Nelle grandi pianure, come la Pianura Padana, si coltivano cereali.

Nelle zone collinari si trovano vigneti e uliveti.

Nelle zone costiere si coltivano agrumi e olive.

L’allevamento
Nella Pianura Padana ci sono molte stalle ben attrezzate per l’allevamento intensivo di bovini e suini, che sono alla base dell’industria casearia (cioè della produzione di formaggi) e della trasformazione alimentare. La pastorizia di pecore e capre, destinata soprattutto alla produzione di formaggi, è diffusa in Sardegna, nelle regioni mediterranee e nelle zone alpine.
La pesca
Nonostante le coste italiane siano molto lunghe, la pesca ha uno sviluppo limitato: i nostri mari sono poco pescosi e spesso inquinati. Solo nel Mar Adriatico e nel Mar di Sicilia questo settore ha una certa importanza.

Geografia + facile - volume 1
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L’Italia e l’Europa - Leggere e comprendere