A tu per tu con l’opera - Notte stellata

a tu per tu con l’opera

Notte stellata

VINCENT VAN GOGH
  comprendo e apprezzo

DOVE? QUANDO? PERCHÉ?

Il soggiorno di Van Gogh ad Arles si conclude in modo drammatico: la decisione dell’amico Gauguin di lasciare la cittadina scatena nel pittore olandese una crisi in cui emergono i segni di una personalità profondamente disturbata.

Nel marzo del 1889 Van Gogh entra così volontariamente in un ospedale psichiatrico nei pressi di Saint-Rémy de Provence, dove rimane per circa un anno e dove realizza questo dipinto, fra le sue ultime opere, tutte accomunate da un’energia estrema che trasporta l’osservatore in un mondo fantastico, dove gli oggetti perdono la loro forma consueta per diventare luce e colore.

CHE COSA VEDO?

1 Un soggetto tradizionale – un paesaggio di campagna con alberi, case e campanili – è rappresentato da Van Gogh in modo assolutamente originale, soprattutto per quanto riguarda la tecnica pittorica e la scelta dei colori. Il dato naturale, punto di partenza dell’opera, è totalmente trasfigurato attraverso brevi pennellate, ripetute ossessivamente e cariche di colore, che delineano sagome essenziali. I profili semplificati del paesaggio e delle case servono a richiamare nell’osservatore un’idea di luogo reale.


2 Le pennellate seguono le forme luminose delle stelle, esasperando l’effetto dei bagliori notturni. Il cielo e le stelle sembrano attraversati da vortici di luce che emettono onde luminose, evocando una dimensione fantastica. Il dinamismo e la tensione che attraversano il firmamento di Van Gogh coinvolgono anche le colline dietro il paese, anch’esse animate da una forte e continua vibrazione, che l’animo turbato del pittore conferisce al dipinto.

  confronto

Van Gogh riconduce la luce delle stelle a forme quasi geometriche. Le sue pennellate dense e abbreviate rappresentano la realtà in forme essenziali e semplificate. è un principio utilizzato nell’arte fin dall’antichità: questo mosaico del V secolo, che decora il piccolo Mausoleo di Galla Placidia, raffigura l’immensità di un cielo stellato con una essenzialità e una forza evocativa simili a quelle del cielo di Van Gogh.

  punti fermi

In questo paesaggio, Van Gogh usa la pittura come mezzo per esprimere i suoi sentimenti: il cielo, il villaggio e i cipressi non sono più rappresentati in forme realistiche, ma interpretati seguendo le proprie emozioni che prendono il sopravvento sulla realtà.

Artelier
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Percorso integrato di Storia dell’arte e Comunicazione visiva