Avvedutosi1 che il bussare non giovava a nulla, cominciò per disperazione a dare calci e zuccate2 nella porta. Allora si affacciò alla finestra una bella bambina, coi capelli turchini e il viso bianco come un’immagine di cera, gli occhi chiusi e le mani incrociate sul petto, la quale senza muover punto3 le labbra, disse con una vocina che pareva venisse dall’altro mondo:
«In questa casa non c’è nessuno; sono tutti morti».
«Aprimi almeno tu!», gridò Pinocchio piangendo e raccomandandosi.4
«Sono morta anch’io».
«Morta? e allora che cosa fai costì5 alla finestra?».
«Aspetto la bara che venga a portarmi via».
Appena detto così, la Bambina disparve e la finestra si richiuse senza far rumore.
«O bella Bambina dai capelli turchini», gridava Pinocchio, «aprimi per carità! Abbi compassione di un povero ragazzo inseguito dagli assass…».
C. Collodi, Pinocchio, Giunti, Firenze 2002