Il filo dell’arte - volume compact

Il movimento Oltre al ritmo e all impiego delle linee-forza diagonali, ci sono altri trucchi che permettono all artista di comunicare l impressione del movimento. Abbiamo già visto che, tracciando alcune linee alle spalle di una figura (le linee cinetiche ), possiamo dare l idea che essa si stia muovendo. Otteniamo lo stesso risultato quando deformiamo alcuni dettagli significativi: per esempio ingrandendo le ruote di un auto o le gambe di un corridore, oppure sostituendole con più linee curve concentriche che fanno pensare a elementi rotanti. Oltre che deformati, gli elementi significativi della figura possono essere ripetuti: per esempio, moltiplicando le gambe e i piedi di un corridore. In questo modo si crea l impressione di una raffigurazione simultanea di fasi successive del movimento. Un sistema altrettanto efficace è la raffigurazione sfocata di ciò che si sta muovendo (o, al contrario, dell ambiente che lo circonda, come se fosse visto da qualcuno che si sta spostando rapidamente). Infine, la soluzione più semplice è la raffigurazione di un immagine bloccata, come congelata in una delle posizioni assunte durante il movimento. Il ritmo visivo Il modo in cui un artista alterna tra loro forme, figure e colori crea un ritmo visivo. Il ritmo trasmette allo spettatore un impressione di movimento; in base al tipo di ritmo creato, questa sensazione può avere caratteristiche diverse. Quando ad alternarsi sono elementi identici o molto simili tra loro, ripetuti a distanze regolari, il ritmo appare uniforme: fa pensare a un movimento costante e monotono. Quando invece gli elementi che si ripetono sono diversi, il ritmo appare alternato e l idea di movimento risulta più vivace. Ritmo UNIFORME Ritmo ALTERNATO Fortunato Depero, I miei balli plastici, particolare, 1918, olio su tela. Collezione privata. Il pittore futurista Giacomo Balla ci trasmette l idea del movimento compiuto dalla mano di un violinista utilizzando contemporaneamente la tecnica della raffigurazione sfocata e della raffigurazione simultanea (la mano infatti compare più volte, e non è mai rappresentata in modo perfettamente nitido). Giacomo Balla, La mano del violinista, 1912, olio su tela. Londra, Estorick Collection of Modern Italian Art. Fortunato Depero, pittore futurista, propone più volte la stessa forma, costituita da una sorta di ballerino-marionetta bloccato in un gesto innaturale, creando un ritmo uniforme. L artista riesce così a rendere una sensazione di movimento regolare: sembra infatti che i personaggi siano impegnati in un ballo e stiano componendo una coreografia.

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Storia dell’arte e comunicazione visiva