2.6 CRITICHE A COMTE E AL POSITIVISMO
La teoria filosofica e sociologica di Comte ha avuto nel tempo una grande risonanza, diventando fonte d’ispirazione per alcuni e oggetto di critica per altri.
La critica che solitamente gli autori e le correnti di pensiero successivi hanno rivolto a lui e al positivismo riguarda il presupposto “▶ determinista” che sta alla base della concezione della storia e della società.
Il positivismo, considerando la storia e la società governate da leggi naturali di sviluppo, nega di fatto il ruolo della libera scelta individuale e non permette, dunque, di comprendere la molteplicità di ragioni e la diversità di situazioni che possono influenzare le azioni delle persone (un tema che come vedremo sarà molto caro a Max Weber | ▶ UNITÀ 3, p. 92 |). Se si presume che tutto segua un destino già segnato, la stessa azione politica diventa inutile e contraddittoria: perché schierarsi a favore di una scelta o di un’altra se la società tende “per natura” alla sua evoluzione?
Affermare che la società va studiata non da un punto di vista critico, ma per individuare le sue leggi naturali di sviluppo porta a considerare l’ordine sociale come un ordine altrettanto naturale. Per la sociologia, ciò significa negare la possibilità di porsi criticamente nei confronti di tale ordine e di dover accettare passivamente la realtà così com’è.
Alcune delle critiche più aspre al pensiero comtiano, peraltro, provengono proprio da quei sociologi che più direttamente si sono ispirati a lui. Durkheim (un altro dei padri della sociologia | ▶ UNITÀ 3, p. 82 |), per esempio, rimprovera a Comte di non essersi attenuto alle regole del metodo empirico proposto, finendo così per costruire una sorta di filosofia della storia dell'umanità, invece che descrivere gli effettivi meccanismi di funzionamento della società stessa.
In altre parole, Comte non ha mai sottoposto a verifica empirica le tesi che formulava a proposito della società, né si è mai posto il problema di come farlo; invece questa procedura è necessaria se si vuole analizzare la società da un punto di vista scientifico e non solo filosofico.