Lavoriamo sui testi in 3 passi

Le tecniche Le figure retoriche LAVORIAMO SUI TESTI in 3 passi UNIT 3 1 COME ANALIZZARE GIACOMO LEOPARDI (Recanati 1798 - Napoli 1837) A Silvia TRATTO DA Canti, 1831 canzone libera di endecasillabi e settenari variamente rimati Giacomo Leopardi dedica questa canzone a una fanciulla timida e sognante, stroncata da una malattia poco prima di vivere il fiore dei suoi anni. Il sogno di un dolce avvenire, auspicato durante la prima giovinezza sia dalla ragazza sia da Giacomo, viene dissolto dal cadere delle illusioni e dall arida realtà della vita, che impone agli esseri umani un destino di privazione e sofferenza. Insieme a quelle di Silvia, vanificate da una morte prematura, svaniscono così anche le ingenue speranze vissute dal poeta, a cui non resta che rassegnarsi a un misero, amaro sgomento. La poesia si apre con un apostrofe. |Sonavan le quiete stanze, e le vie dintorno, al tuo perpetuo canto, 10 allor che all opre femminili intenta sedevi, assai contenta| di quel vago avvenir che in mente avevi. La coppia di aggettivi lieta e pensosa forma un ossimoro. 70 1. Silvia: dietro questo nome mutuato dalla ninfa protagonista di un opera di Torquato Tasso, l Aminta si cela probabilmente Teresa Fattorini, la figlia del cocchiere di casa Leopardi, morta diciottenne di tubercolosi. 1-2. rimembri mortale: ricordi ancora quel periodo della tua vita terrena. Ancora e quel indicano la distanza del punto di vista da cui l io lirico parla, segno del lungo tempo trascorso. LETTURA |Silvia|, rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale, quando beltà splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, 5 e tu, |lieta e pensosa,| il limitare di gioventù salivi? Audio Sono versi ricchi di rimandi fonici: si notino l insistenza sull allitterazione della s, che riprende l iniziale di Silvia (Sonavan, stanze, sedevi, assai) e la somiglianza fonica tra canto : intenta : contenta, legati da una consonanza e da una rima baciata. 3. beltà splendea: la bellezza splendeva. 4. fuggitivi: sfuggenti, schivi. 5-6. il limitare di gioventù salivi: ti avvicinavi (salivi) alla soglia (limitare) della giovinezza (gioventù). Il poeta si riferisce all epoca in cui Silvia si trovava al confine tra l adolescenza e la giovinezza. 7-9. Sonavan canto: le stanze tranquille e silenziose (quiete) e le vie circostanti (dintor- no) risuonavano del tuo canto continuo (perpetuo). 10-11. allor che all opre sedevi: quando sedevi, dedita alle occupazioni (opre) femminili. 12. vago avvenir: futuro indistinto. Tuttavia, vago significa anche lieve e gradevole , bello : Silvia immagina il proprio avvenir in modo confuso, ottimistico e spensierato.

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro