La messa in scena

TEATRO Le tecniche UNIT 1 L esempio LA MESSA IN SCENA Goldoni L opera teatrale si basa su un testo, detto testo drammatico , concepito per la messa in scena, cioè per essere rappresentato sulla scena teatrale, e non per essere letto, come invece accade per romanzi e poesie. Un testo teatrale va immaginato dal vivo , con gli attori che si scambiano le battute accompagnandole con gesti, movimenti, posture particolari del corpo, espressioni del volto ecc. Tutti questi elementi danno vita a un linguaggio che è strettamente legato alle azioni: per questo insiste sull uso di imperativi, frasi esortative o interrogative ed è spesso accompagnato da deittici (avverbi di luogo e di tempo, pronomi personali e dimostrativi, aggettivi e pronomi possessivi), utili a far immedesimare gli spettatori nel contesto scenico e ad accrescere la sensazione di realtà della rappresentazione teatrale. brighella Signor. florindo Arlecchino. arlecchino Son qua. Assistetemi. Ho bisogno di voi. Venite qui, datemi la vostra mano in pegno della vostra fede. florindo L uso dei deittici qua e qui, accompagnati dalle movenze degli attori, dà maggiore credibilità alla scena. Carlo Goldoni, La donna di garbo, Mondadori, Milano 1980 LO SPAZIO DEL TEATRO Poiché il teatro combina l evento reale dello spettacolo e il mondo immaginario in esso rappresentato, la dimensione dello spazio acquista molteplici significati. possibile distinguere tre principali tipologie di spazio, che convivono durante l evento teatrale. 1. Il luogo teatrale è lo spazio concreto in cui si svolge lo spettacolo. Nell antica Grecia gli attori recitavano in teatri all aperto, in cui gli spettatori sedevano su gradinate di pietra, formanti la cosiddetta cavea . Di fronte al pubblico veniva collocata una struttura, originariamente in legno e poi in pietra, che costituiva la scenografia fissa, dietro la quale gli attori si preparavano o si ritiravano dopo aver recitato la propria parte sul proscenio. A Roma si svilupparono invece edifici teatrali costruiti interamente in muratura, fin dalle fondamenta. Il proscenio, cioè lo spazio su cui si muovevano gli attori, era costituito da una piattaforma bassa e profonda, delimitata da un architettura su più piani: sulla sua tettoia veniva fissato il velarium, una copertura mobile in tessuto a protezione degli spettatori dalla pioggia e dalla canicola. In epoca medievale, le opere teatrali venivano rappresentate per lo più in luoghi pubblici (strade, piazze o all interno delle chiese); nel corso del Quattrocento, invece, gli spazi adibiti alla scena furono quelli dei cortili e delle sale interne alle accademie e ai palazzi delle grandi famiglie signorili. Dal XVI 444

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro