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L’incontro tra arte e tecnologia

La fondazione dell’EAT

Attraverso opere sperimentali Rauschenberg affronta il rapporto tra arte e tecnologia, due discipline in apparenza contrastanti. In alcuni dei suoi Combines, infatti, integra apparecchi funzionanti, come ventilatori, luci elettriche e orologi, e inserisce il movimento, introducendo nell’arte una nuova dimensione: quella del tempo.

Seguendo questa ricerca, l’artista inizia a lavorare con l’ingegnere Billy Klüver per realizzare opere tecnologicamente più ambiziose, tra cui  Oracle, un assemblaggio scultoreo in grado di produrre suoni: questo genera un nuovo tipo di interazione con il pubblico, che supera il rapporto unicamente visivo.

Nel 1966, Rauschenberg e Klüver fondano Experiments in Art and Technology (EAT), un’organizzazione che, avvalendosi delle collaborazioni con ingegneri, si propone di rendere la tecnologia accessibile agli artisti.

L’interazione tra l’opera e lo spettatore

Questo interesse di Rauschenberg per la tecnologia in alcune opere successive si sposa anche con il tema dell’ecologia.

In seguito alla partecipazione alla prima conferenza mondiale sull’ambiente a Rio de Janeiro nel 1992, l’artista realizza la serie  Eco-Echo, costituita da alcuni mulini a vento attivati da un rilevatore di movimento (sonar).

Per Rauschenberg è importante che queste opere non sprechino energia e coinvolgano lo spettatore, i cui movimenti attivano il sonar.

COMPETENZE IN GIOCO

Hai mai provato a dare movimento a un tuo disegno?

  • Costruisci alcune girandole di carta colorata o decorata da te. Su un foglio realizza un disegno che faccia da sfondo alle tue girandole. Incolla il foglio su un cartone e fissa ciascuna girandola con uno spillo sul disegno, Soffia e vedrai la tua creazione muoversi.

Storie della Storia dell’arte - volume B
Storie della Storia dell’arte - volume B
Dalle origini a oggi